Mucillagini all’attacco. Ma il turismo resiste: "E aiuti per i pescatori"

Gli albergatori al momento non registrano disdette collegate al fenomeno. Il Comune ha scritto alla Regione, chiedendo risarcimenti per la categoria. .

Mucillagini all’attacco. Ma il turismo resiste: "E aiuti per i pescatori"

Gli albergatori al momento non registrano disdette collegate al fenomeno. Il Comune ha scritto alla Regione, chiedendo risarcimenti per la categoria. .

Mucillagini: una notizia buona ed una cattiva. Quella buona "è che negli hotel della città non sono arrivate disdette di prenotazioni anche se è vero che i turisti presenti storcono un po’ la bocca per le condizioni del mare", dice Marco Filippetti presidente degli albergatori. Che aggiunge un altro dato in questa estate ormai al giro di boa: "L’unica cosa buona è che si stanno rivedendo gli stranieri soprattutto tedeschi, austriaci e svizzeri. Effetto Rof? No, non c’entra assolutamente nulla è un trend che sta andando avanti da luglio. Comunque nessuna disdetta legata alle condizioni del mare".

Quella cattiva è che poche persone, soprattutto nel pomeriggio, si tuffano in acqua per evitare l’effetto colla ed anche perché qualcuno lamenta irritazioni della pelle. E su questo punto e cioè i timori che sollevano alcuni di dermatiti, il responsabile di Biologia Marina di Fano Corrado Piccinetti sfata alcuni luoghi comuni: "Ma cosa stanno dicendo, le mucillagini non provocano dermatiti a meno che uno non si tuffi in uno specchio di mare fortemente inquinato. Il problema è solo quello di fare delle belle docce non usando spazzole di... ferro altrimenti le dermatiti vengono di sicuro". Quindi sulla morìa di pesci per la poca ossigenazione dell’acqua aggiunge: "E’ vero che il mare è molto caldo e si superano anche i 26 gradi a dieci metri di profondità. Ma ci si accorge subito dell’anossia e cioè della mancanza di ossigeno soprattutto la mattina quando i pesci arrivano vicino alla battigia. Se sono al pelo dell’acqua vuol dire che il problema c’è. Poi per esempio le sogliole vanno al largo ma chi non lo può fare come le vongole dopo tre giorni di queste condizioni possono anche morire. Non c’è niente da fare, dai fiumi arrivano i corsi d’acqua carichi di sali minerali che sono dei nutrienti per le alghe e quindi provocano questi effetti. L’unica cosa è sperare in una bella mareggiata". Poi sulla moria di pesci, Piccinetti ironizza: "Adesso si inizia ad urlare ed a chiedere sovvenzioni e forse qualcosa, alla fine si porta a casa...".

E proprio su questo ultimo punto l’assessore comunale Francesca Frenquellucci ha incontrato una delegazione di pescatori che da ormai più di un mese sono alle prese con le mucillagini perché "il settore è penalizzato da una stagione molto complessa e servono ristori e progettualità strutturali per valorizzare questo settore. E il Comune c’è e faremo di tutto per sostenere la piccola pesca". Con l’appoggio del sindaco, la Frenquellucci ha scritto all’assessore al ramo della Regione, Andrea Maria Antonini per "riportare le difficoltà che i lavoratori mi hanno sottoposto e chiedendo di prevedere delle indennità di risarcimento a sostegno della categoria. L’attività dei nostri pescatori in questo momento a gravata sia dalle conseguenze delle mucillaggini che rovinano le reti ed i motori (filtri intasati, ndr) sia dal fermo pesca che consente l’uscita in mare solo alla piccole barche e solo oltre le 6 miglia fino al 31 di ottobre".

Nel solo comparto comunale i motopesca interessati, tra grandi e piccoli, sono una quindicina e poi ci sono anche tre vongolare. Se la pesca è praticamente bloccata i diportisti nostrani, mucillaggini o no, hanno lasciato il porto per raggiungere la Croazia. Da aggiungere che negli ultimi giorni, sono state solamente un paio le persone che sono scivolate sul tappeto viscido di mucillaggini che si formano sulla battiagia finendo all’ospedale. "Due tre casi negli ultimi giorni ma non c’è una statistica precisa – dicono dalla sala gessi del San Salvatore – anche perché non tutti dicono dove i sono fatti male ai polsi cadendo".

m.g.