GIORGIA MONTICELLI
Cronaca

Movida Pesaro: musica spenta, ma impazzano caos e assembramenti

Viaggio notturno nel quadrilatero dei locali più affollati di viale Trieste: i bodyguard controllano come possono i gruppi di ragazzi

Ragazzi di fronte ai locali sabato sera in viale Trieste

Pesaro, 28 giugno 2021 - Dopo le proteste degli albergatori tace la musica nel quadrilatero della movida (formato dai locali Clandestina, What’s, Fronte Mare e Juri), ma è una vittoria solo a metà per i titolari degli hotel. Pare che dopo il braccio di ferro delle ultime settimane - che contrapponeva gli albergatori e i titolari delle attività per il problema degli schiamazzi e rumori casuati dai giovani fino a tarda notte – i primi abbiano avuto la meglio ma a nulla è servita l’assenza, o quasi, della musica, descritta dagli albergatori come "martellante e prolungata fino all’una".

Il caos e gli assembramenti, infatti, si vengono a creare a prescindere dalla presenza di un sottofondo sonoro e si concentra soprattutto tra gli spazi di camminamento che ci sono tra un bar e l’altro. I titolari delle attività intanto fanno il loro: la presenza di un bodyguard all’entrata di ogni locale riesce a mantenere l’ordine tra i tavoli ma non si può dire lo stesso dell’esterno dei locali, dove l’assembramento regna sovrano e i controlli sembrano chiudere un occhio sulla situazione. Una scelta forse, quella di cessare la musica nel quadrilatero della movida da parte dei titolari dei bar, presa per sottolineare quello che sostengono da sempre: "Non siamo noi gli untori di questa situazione, musica o non musica il quadro non cambierà, sono le forze dell’ordine a dover intervenire".

Ma è la mascherina la grande assente nelle serate, da oggi è annullato l’obbligo di indossarla all’esterno (solo se è garantito il distanziamento), ma pare che sia stata dimenticata da tutti già da qualche tempo. Chi la tiene attorcigliata al braccio, chi in borsa e chi sotto il mento, ma quasi nessuno sul viso. Intanto, se ci si sposta qualche metro più a sinistra, si può trovare il secondo polo attrattivo estivo della città: il bar "ArteVida" e "Las Palmas Food & Drink" che se uniti rappresentano una vera e propria discoteca all’aperto dove però l’assembramento sembra regnare sovrano.

"Cerco di mantenere una posizione più moderata in questa situazione – afferma Marco Urbinati dello storico hotel Nettuno posizionato davanti ai due bar, attivo in città già dal 1969 – capisco che sia giusto creare dei poli attrattivi per il divertimento dei giovani ma dobbiamo trovare un compromesso che ci aiuti a convivere anche se rappresentiamo due posizioni opposte: noi cerchiamo di servire ai clienti la tranquillità e loro la movida. Io ho sempre notato che il controllo, da parte delle forze dell’ordine, è zoppicante, sembra che non ci sia la volontà di intervenire, basterebbe far rispettare maggiormente le regole".

Sottomonte, invece, la serata di sabato è iniziata non appena si è conclusa la partita Italia - Austria, che si è portata dietro la felicità e l’esaltazione dei tifosi. "Bagni Bibi" e "Maya Bay" in prima linea come i locali della movida a destra della Palla, dove l’assembramento e la musica alta non sono di certo assenti ma è "tutto sotto controllo", sottolinea un responsabile del Maya Bay, che poi continua: "Avevamo cinque bodyguard per essere sicuri di poter mantenere l’ordine, il nostro locale non era messo peggio dei quattro o cinque bar in voga in viale Trieste". Tra una canzone e l’altra, il vocalist di "Bagni Bibi" dava le direttive al microfono: "Se vi alzate dalla vostra postazione indossate la mascherina, evitate l’assembramento e rispettate la distanza di sicurezza", sono queste le parole che venivano ripetute invano ai presenti che continuavano a godersi spensierati la calda serata d’estate.