A seguito delle indagini e delle successive istanze dei carabinieri, sette persone residenti tra la Valcesano e la Valmetauro sono state assoggettate a provvedimento di ‘Daspo’, che in questo caso non riguarda il divieto di accedere a luoghi sportivi - a cui si riferisce con precisione il termine ‘Daspo’, poi mutuato anche per altre misure restrittive -, bensì di frequentare pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione di alcolici e di sostare nelle loro immediate vicinanze o nelle relative aree di parcheggio. A chiedere e a ottenere dal questore tale misura per 4 soggetti, sul fronte cesanense, sono stati i militari di Monte Porzio, guidati dal luogotenente Lorenzo Chiapperini, intervenuti subito dopo la violenta rissa verificatasi nel pomeriggio del 25 settembre scorso all’esterno del ‘Rio Bar’ di Ponte Rio.
Una colluttazione che ha coinvolto due gruppetti di albanesi, seduti in due distinti tavoli, che a un certo punto – come raccontato su queste colonne all’indomani dell’episodio - sono venuti alle mani, colpendosi reciprocamente con calci e pugni e anche con botte inferte con i bicchieri, tanto che oltre a contusioni ed ecchimosi varie, tre di loro, poi finiti al pronto soccorso, hanno subito anche tagli alla testa e agli arti superiori. Tutte e quattro le persone sottoposte alla misura restrittiva (tre per la durata di 1 anno e una di 2 anni), riguardante i locali del territorio di Monte Porzio, sono albanesi, di età intorno ai 20 anni, residenti in zona e con regolare contratto di lavoro come operai in aziende della vallata. Sul fronte metaurense, i tre ‘Daspo’ sono stati richiesti e poi notificati ai rispettivi destinatari dai carabinieri di Colli al Metauro, comandati dal luogotenente Antonello Pannaccio. Uno, della durata di 2 anni, a carico di un giovane albanese resosi protagonista di un’aggressione in stato di manifesta ubriachezza vicino a un bar di Lucrezia, prevede 2 anni di divieto di frequentare i locali con somministrazione di alcolici nel Comune di Cartoceto; mentre gli ultimi due, anch’essi per un biennio, riguardano un altro albanese e un marocchino, il primo autore di ‘casini’ in una discoteca e il secondo di un’aggressione nei confronti di un avventore di un bar e di successivo danneggiamento del lunotto di una macchina. Entrambi dovranno stare lontani dai locali di Colli al Metauro in cui si somministrano alcolici.
Sandro Franceschetti