Hanno aggredito due controllori del bus che gli avevano chiesto di mostrargli il biglietto. Due giovanissimi, di 17 e 16 anni, ieri mattina intorno alle 8,30 hanno dato in escandescenza mentre si trovavano sulla linea verde tra Fano e Pesaro. A bordo, in piazzale Matteotti, erano saliti due dipendenti Ami di 57 e 48 anni, addetti al controllo dei titoli di viaggio, che hanno chiesto anche ai due ragazzini di origine tunisina e ospitati in un centro di accoglienza in Romagna, di fargli vedere il biglietto. I due, però, non ce l’avevano e non volevano neanche mostrare i propri documenti per essere identificati e sanzionati. Anzi, alle domande dei controllori hanno risposto fornendo delle false generalità. E allora il clima si è fatto incandescente al punto che ne è nata una colluttazione durante la quale i due giovanissimi hanno spintonato violentemente i due dipendenti. E’ intervenuta una pattuglia dei carabinieri che li ha portati in caserma per identificarli. Per loro è scattata una denuncia per violenza a pubblico ufficiale, false generalità, lesioni e anche porto abusivo di armi visto che uno di loro è stato trovato in possesso di un taglierino. I due ragazzini sono stati poi riaffidati al centro in cui sono ospitati. I controllori sono stati invece medicati dai sanitari del pronto soccorso che gli hanno riconosciuto 3 giorni di prognosi.
Non è la prima volta che episodi di violenza si verificano a bordo o alla stazione degli autobus. Ad agosto una signora di 74 anni, Ivana Venturi, era stata colpita in pieno volto con un pugno mentre aspettava l’autobus. L’aggressore, un gambiano di 27 anni, è stato poi seguito da un autista mentre si allontanava verso la stazione e bloccato da un agente della Polfer in borghese.
"Siamo a fianco dei nostri collaboratori che, con estrema professionalità, svolgono il proprio lavoro – commenta il direttore generale di Ami Massimo Benedetti -. Siamo una delle prime aziende ad aver introdotto, come deterrente nei confronti di simili episodi, le ’bodycam’, ossia delle telecamere indossate dai controllori che, in caso di necessità, possono essere azionate e le cui immagini possono essere utili alle forze dell’ordine per ricostruire l’accaduto. Ci riserviamo di presentare denuncia per interruzione di pubblico servizio".