ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Minore aggredito per la felpa firmata: identificati i baby bulli

Decisive telecamere e testimoni. Il ragazzino ferito con un pugno e spedito a casa senza maglia

Ragazzino aggredito dal branco: identificati dalla polizia i baby bulli

Ragazzino aggredito dal branco: identificati dalla polizia i baby bulli

Pesaro, 1 febbraio 2025 – Sono stati identificati dalla polizia e denunciati i tre minorenni del “branco” che martedì scorso hanno assalito un coetaneo mentre questi si trovava alla fermata del bus, in piazzale Falcone e Borsellino. I tre, tutti di età compresa tra i 16 e i 17 anni, lo hanno aggredito per strappargli di dosso una felpa firmata.

Uno di loro lo ha colpito in pieno volto con un pugno mandandolo all’ospedale dove è stato refertato con 15 giorni di prognosi. Si sono poi fatti consegnare la felpa marchiata “Dior” costringendolo a tornare a casa solo con la maglietta addosso.

Le indagini, da parte della Questura, sono partite immediatamente. Grazie ai filmati delle telecamere, alla testimonianza delle persone presenti e al racconto della vittima, ancora sotto choc per l’accaduto, gli agenti sono riusciti a ricostruire l’accaduto e a risalire velocemente all’identità dei baby bulli responsabili dell’aggressione.

Ma non solo. C’è molta attenzione, anche da parte della Prefettura, nel prevenire il ripetersi di simili episodi. Ed è proprio per rispondere a quest’esigenza che la Questura ha intensificato i controlli nelle aree della città considerate più “a rischio” grazie all’azione e al monitoraggio di agenti e pattuglie.

Parole di condanna e richiesta di risposte concrete per affrontare la piaga del bullismo arrivano anche da alcuni consiglieri comunali di opposizione, che scendono nell’analisi del fenomeno. “A novembre - segnalano infatti i consiglieri comunali di Forza Italia Antonio Bartolomei, Giovanni Dallasta e Mauro Marinucci -, in risposta a segnali preoccupanti come questi, avevamo depositato una mozione urgente per contrastare il bullismo e la violenza tra ragazzi, con un progetto che coinvolgesse direttamente le scuole, i ragazzi e le famiglie”.

“Purtroppo, la nostra proposta – spiegano i consiglieri – non ha ancora trovato una risposta adeguata da parte dell’amministrazione comunale”.

“Il nostro progetto – continua la nota – che chiediamo venga messo in pratica senza ulteriori ritardi, deve essere a 360 gradi, puntando su azioni concrete di sensibilizzazione e prevenzione. È necessario che le scuole, le famiglie e le istituzioni lavorino insieme per educare i giovani alla non violenza, alla consapevolezza e al rispetto reciproco. La comunità pesarese deve sentirsi coinvolta e parte attiva in questo processo educativo, perché è solo con il contributo di tutti che riusciremo a fermare questo fenomeno”.

“Siamo convinti – concludono i tre consiglieri del centrodestra – che si possano e debbano adottare politiche che promuovano la cultura del rispetto e dell’inclusione, affrontando alla radice le cause del bullismo, come la solitudine, la mancanza di dialogo familiare e l’incapacità di riconoscere il valore dell’altro”.