"Mia mamma prigioniera". Tutta colpa delle buche

La protesta di una residente di via Pastrengo, costretta a rischiare in strada quando esce con la madre in carrozzella: "Hanno asfaltato solo un pezzetto".

"Mia mamma prigioniera". Tutta colpa delle buche

"Mia mamma prigioniera". Tutta colpa delle buche

"Prima dell’elezioni vediamo spuntare un cartello che annunciava lavori in corso per il rifacimento dei marciapiedi. Ed io come tanti che abitano in questi palazzi, tra via Milazzo e via Pastrengo, ci siamo fermati con le proteste in attesa della sistemazione del manto. Ci siamo fermati perché avevamo fotografato praticamente tutte le buche che si incontrano camminando: una situazione pericolosa e disastrosa", racconta Mechella Balli Mei.

Il perché della protesta che covava è semplice: la signora in questione che abita in via Pastrengo – l’area è quella accanto al campus scolastico – ha purtroppo la mamma anziana che non si muove se non con la carrozzella. "E quando esco dal portone del palazzo dove vivono altre 18 famiglie – racconta – non posso spingere la carrozzella lungo il marciapiede perché non solo è pericoloso ma anche molto faticoso, per cui sono costretta a scendere in strada dove però vedo sfrecciare accanto le auto. Non è per nulla una bella situazione. Comunque quando abbiamo visto spuntare il cartello di lavori in corso, noi inquilini dei palazzi eravamo tutti contenti...".

Ed invece?

"E’ vero che hanno rifatto il marciapiede, ma solo per venti metri e cioè dall’entrata di una bar fino all’entrata della cooperativa Labirinto. Tutto il resto è rimasto esattamente come prima. Eravamo fiduciosi, anche perché davanti al bar abbiamo visto anche girare un assessore per cui abbiamo pensato: ‘finalmente, dopo tanti anni, sistemano il marciapiede’. Invece nulla. Tutto come prima e peggio di prima. E’ un problema perché in questa zona della città abitano anche molti anziani che tornano a casa con i carrelli della spesa per cui le lamentele sono tante. Se abbiamo segnalato il problema? Sì, perché abbiamo sollecitato, attraverso la caposcala, più volte l’amministratore del condominio perché sollecitasse il Comune per sistemare i marciapiedi. Mai ricevuto nessun tipo di risposta per cui ora ci mettiamo la faccia e la denuncia la facciamo direttamente sul giornale. Ci siamo sentiti presi in giro. Ma al di là di tutto, mi spiace soprattutto per mia mamma che è sempre chiusa in casa e con i marciapiedi in queste condizioni una passeggiata diventa un vero e proprio safari".