REDAZIONE PESARO

Mercato: Comune sotto accusa: "Promesse elettorali, poi niente"

Interviene Valerio Tamburini, uno dei rappresentanti degli ambulanti di San Decenzio: "Dalla riduzione degli spazi vuoti agli allagamenti in caso di pioggia: impegni non mantenuti" .

Valerio Tamburini, ambulante del San Decenzio, parla a nome di molti colleghi

Valerio Tamburini, ambulante del San Decenzio, parla a nome di molti colleghi

"Prendi i voti e scappa". Sarà uno degli slogan di protesta, scritto a caratteri cubitali su cartelli e cartelloni in giro per il mercato dai prossimi martedì, se la giunta Biancani non correrà ai ripari, recuperando consenso tra quegli ambulanti del mercato settimanale che si dicono molto delusi e arrabbiati della scarsa efficienza dimostrata dal nuovo governo cittadino. "Sì, siamo molto arrabbiati e delusi – osserva Valerio Tamburini, tra i rappresentanti degli ambulanti di San Decenzio, pronto alla protesta – per via delle promesse avute non solo in campagna elettorale dal nuovo sindaco, ma ben prima, fatte dall’attuale assessore Francesca Frenquellucci".

Che cosa succede?

"Il mercato settimanale sta morendo anche perché le azioni che avrebbero dovuto tutelarlo non sono state minimamente attuate".

Di quali provvedimenti parla?

"Intanto l’operazione di compattamento dei banchi non è avvenuta. E’ da gennaio che ci dicono che avrebbero spostato i banchi. E invece nulla".

Perché è così importante questa operazione di compattamento?

"Abbiamo grandi spazi vuoti all’interno del mercato perché sono diminuiti gli ambulanti che vengono al mercato del martedì: già l’area è dispersiva, se poi ci sono buchi che ulteriormente guastano il giro tra le bancarelle l’effetto non può che essere quello di deprimere il passeggio. Ci sono buchi sia nell’area dei campetti di basket dove l’assessore aveva promesso che ci avrebbe realizzato un appoggio per motorini e per le biciclette di chi raggiunge il mercato con le due ruote e sia all’ingresso da via Mirabelli del parcheggio di San Decenzio".

Cos’altro?

"Bastano due gocce d’acqua e il mercato si allaga perché i tombini, intasati, non raccolgono. Con mezzo metro d’acqua l’ambulante non apre il banco e non lavora. Ma vi sembra una cosa accettabile? Soprattutto noi siamo l’unico caso, in Italia, in cui si paga oltre al suolo pubblico, un canone ricognitorio. Ci sono ambulanti che pagano 650 euro l’anno e lo faranno per i prossimi trent’anni a sostegno dei lavori che il Comune fece per rendere il San Decenzio funzionale al mercato. Fate voi. Avevamo chiesto che venisse riasfaltato il piazzale...".

Un intervento è stato fatto a maggio...

"Vero, prima delle elezioni. Hanno fatto 30mila euro di lavori, ma che sono un minimo rispetto al necessario".

Solidea Vitali Rosati