Dove c’è una scuola c’è speranza. E dove c’è speranza c’è un futuro. Il futuro che costruiranno i cento bambini delle scuole elementari che da lunedì scorso possono godere del nuovo edificio costruito e inaugurato nel comune di Mercatino Conca. "È una scuola nuova che è nata dove prima c’era quella vecchia", esclama, felice, dopo quattro anni di lavori il sindaco di Mercatino Conca Omar Lavanna. Il precedente complesso era infatti datato e non rispondeva alle attuali norme antisismiche.
"I requisiti non erano più sufficienti quindi è stata ricostruita nella stessa area, leggermente più a monte - prosegue il sindaco -. Tra l’altro abbiamo realizzato anche un parcheggio, nella zona della chiesa e una scala di collegamento al paese". Un investimento importante per i 500 metri quadrati della scuola: l’importo iniziale era infatti di 1 milione e 300mila euro "poi ci siamo trovati nel pieno della crisi dei prezzi e del covid, alla fine il costo è stato di circa 1 milione e 800mila euro - dice ancora Lavanna -. L’opera è stata finanziata con fondi Pnrr e realizzata dall’impresa Subissati di Ostra Vetere (Ancona) su progetto dell’ufficio tecnico del Comune: oltre alle classi, contempla un’aula polivalente, i servizi per studenti e personale, il tutto su due piani. Abbiamo ristabilito il campo da pallavolo e calcetto. L’edificio è intitolato a don Marino Gatti, storico parroco del paese, morto lo scorso anno, ospiterà oltre si nostri alunni anche i bambini di Monte Cerignone". Don Gatti è stato parroco di Mercatino Conca per oltre 30 anni ed era amato per le sue doti umane che con l’esempio ha portato avanti.
"La nuova scuola - prosegue Lavanna - può ospitare fino a 100 bambini ed è un edificio ad alte prestazioni, sia dal punto di vista sismico che energetico, infatti si autosostiene. Sempre lunedì abbiamo inaugurato i lavori di adeguamento sismico fatti nell’edificio della scuola media, iniziati 6 anni fa. Come amministrazione comunale abbiamo deciso di mantenere gli stabili nello stesso luogo perché siamo fortemente convinti che le scuole siano l’anima delle piccole comunità, quindi devono rimanere al centro. Sicuramente questo ha complicato un po’ i lavori, sarebbe stato più facile costruire altrove, considerando anche che i ragazzi hanno continuato ad andare a scuola, lavorando piano piano nella scuola media. La piazza davanti alle medie è stata intitolata a Rita Levi Montalcini".
Sindaco, un messaggio agli studenti della primaria che hanno una nuova casa? "Don Marino diceva sempre che per crescere un figlio ci vuole un villaggio. Speriamo di aver contribuito".
Francesco Pierucci