REDAZIONE PESARO

Medicina d’Urgenza, si riapre con 5 posti

La nuova organizzazione consentirà di alleggerire la pressione sul pronto soccorso. Fatti lavori per 230mila euro

Al centro la dottoressa Sara Mazo, primaria del Pronto Soccorso di Urbino, con l’équipe del reparto riaperto il 23 settembre scorso

Al centro la dottoressa Sara Mazo, primaria del Pronto Soccorso di Urbino, con l’équipe del reparto riaperto il 23 settembre scorso

Nuovi servizi all’ospedale di Urbino, questa settimana è stata riattivata la Medicina d’Urgenza al Santa Maria della Misericordia. Atteso da tempo il reparto aperto dall’Ast PU è stato realizzato con un investimento di 280mila euro per i lavori di adeguamento ed è dotato di cinque posti letto.

Si tratta di un ritorno per il reparto, infatti come spiega Sara Mazo direttore del Pronto soccorso di Urbino questo è "situato al piano terra dell’ospedale ed è stato re-ingegnerizzato nel 2019 con un successivo miglioramento impiantistico nel 2021. Dal 23 settembre è attivato con 5 letti di degenza. L’attivazione della Medicina d’Urgenza consentirà di accogliere pazienti provenienti prevalentemente dal Pronto Soccorso, con patologia a valenza internistica, traumatica o chirurgica non suscettibile di trattamento specialistico d’urgenza. Questa nuova organizzazione ha da subito permesso di abbattere i tempi di attesa per i pazienti necessitanti di un ricovero. Tutti i letti sono stati utilizzati sin dalla prima giornata per accogliere pazienti che in precedenza avrebbero sostato presso il Pronto Soccorso o sarebbero stati ricoverati impropriamente presso la Medicina".

Si tratta di una degenza temporanea, di massimo 72 ore, per la stabilizzazione clinico-terapeutica dei pazienti. "Un nuovo assetto organizzativo per il pronto soccorso di Urbino – spiega il direttore generale Alberto Carelli – che rientra all’interno di un percorso di riorganizzazione e potenziamento della rete dei pronto soccorso del territorio e che a breve vedrà anche un potenziamento di quello dell’ospedale Fano. Un’operazione che ha un importante valore strategico e che permette all’ospedale di Urbino di fare un notevole salto qualitativo nell’assistenza ai pazienti, riuscendo così a garantire procedure diagnostiche, come esami ecografici e terapeutiche. Ciò permette di contenere la durata del ricovero e di migliorare il percorso assistenziale dei pazienti delle aree interne che accedono al pronto soccorso".

"La Medicina d’Urgenza – spiega Morena Mazzanti direttore facente funzione del presidio ospedaliero unico Urbino Pergola – rappresenta un investimento strategico, permettendo una migliore risposta ai bisogni di salute della popolazione. Sarà possibile, infatti, ottimizzare le attività diagnostico-terapeutiche del Pronto Soccorso rispondendo fattivamente anche alle problematiche di sovraffollamento dello stesso ed aumentando, indirettamente, la disponibilità delle degenze internistiche e chirurgiche dell’Ospedale di Urbino".

"Questa riorganizzazione rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di realizzazione di una sanità più rispondente alle esigenze di salute dei marchigiani e più diffusa sul territorio, senza disparità tra cittadini che risiedono nelle città e cittadini che vivono nell’entroterra. La Medicina d’Urgenza permette di alleggerire il Pronto Soccorso dai flussi in arrivo, riducendo i tempi di attesa per i pazienti. Un modello virtuoso da esportare", conclude l’assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.

fra. pier.