ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Maxi sequestro di latte. Soda caustica e acqua ossigenata per correggere prodotti avariati

Operazione dei carabinieri Nas di Ancona nell’azienda Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, controllata del gruppo Tre Valli. Dieci indagati. Si procede per adulterazione e sofisticazione.

Maxi-sequestro di latte. Soda caustica e acqua ossigenata per correggere prodotti avariati

Maxi-sequestro di latte. Soda caustica e acqua ossigenata per correggere prodotti avariati

Pesaro, 25 aprile 2024 – Soda caustica e acqua ossigenata per correggere l’acidità del latte avariato. Un maxi blitz dei carabinieri dei Nas di Ancona e degli ispettori del Ministero ha scatenato una grande bufera sul caseificio Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, azienda controllata del Gruppo Trevalli Cooperlat.

Approfondisci:

Latte TreValli e soda caustica, il grido dei sindacati: “Stupore per l’inchiesta”

Latte TreValli e soda caustica, il grido dei sindacati: “Stupore per l’inchiesta”

L’indagine riguarda l’utilizzo di prodotti adulterati con sostanze che avrebbero coperto il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati a finire negli scaffali dei supermercati e quindi nei nostri piatti. Nelle prime ore di lunedì e fino al tardo pomeriggio l’azienda è stata al centro di una maxi-perquisizione disposta dalla procura di Pesaro e che ha portato al sequestro di celle frigo, vani di conservazione, bancali con prodotti scaduti e ingenti quantitativi di soda caustica e acqua ossigenata utilizzate, verosimilmente, per correggere l’acidità del latte avariato. E’ stato perquisito a fondo anche il laboratorio, i locali di stoccaggio e sono stati prelevati campioni. Ma non solo: il sequestro documentale ha riguardato anche i rapporti con la casa madre Trevalli Cooperlat e sarebbe stata controllata anche un’altra alle dipendenze del gruppo che si trova fuori regione.

Approfondisci:

TreValli Cooperlat e Fattorie Marchigiane: cosa sappiamo delle aziende al centro dell’inchiesta

TreValli Cooperlat e Fattorie Marchigiane: cosa sappiamo delle aziende al centro dell’inchiesta

L’operazione ha impiegato complessivamente oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria, tra Carabinieri dei Nas e Ispettori dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del ministero dell’agricoltura ma anche 2 consulenti, l’Arpam e l’Ast. I Nas sono quotidianamente impegnati nel contrasto al crimine alimentare e sanitario.

"Le attività di ricerca e sequestro - si legge in una nota ufficiale -, hanno portato ad un totale di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari sequestrati, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti. Il valore complessivo è di circa 800mila euro. I controlli sono scattati a seguito delle indagini dirette dalla Procura di Pesaro a carico di 10 persone e 3 società, al fine di bloccare un complesso fenomeno di adulterazione e sofisticazione che serviva a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione". Da parte dell’azienda Fattorie Marchigiane c’è il più stretto riserbo. "In questo momento – ha commentato il direttore di fattorie Marchigiane Giampaolo Lizzi -, posso solo dire che siamo a disposizione".

Sull’operazione ha speso parole di apprezzamento anche il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. "Ringrazio il nostro Ispettorato centrale per i controlli serrati portati avanti ogni giorno sul nostro territorio, a difesa dei produttori e delle persone che acquistano – ha detto il ministro -. Insieme ai Nas dei Carabinieri, ha contribuito a portare a segno un’importante operazione, nel solco dell’impegno contro ogni tipo di contraffazione e di inganno sui prodotti agroalimentari italiani. Qualità, benessere e sicurezza sono elementi di forza del Made in Italy".