Pesaro, 21 giugno 2023 – La notte prima della maturità? "Un brindisi insieme e la promessa di essere a casa non oltre le 21,30 per ritrovarsi, oggi, primo giorno di esami, freschi e riposati".
Il professore di storia e filosofia, Marco De Carolis, ride. Sa di aver estorto a quei suoi studenti, una promessa irrealistica, viste le circostanze. "La maturità è sempre la maturità”: fucina di ansia, aspettative, riti scaramantici, sudate carte, studio disperatissimo e chi ne ha più ne metta.
A sentire Giovanni Lodovici, classe quinta informatica all’Itis Mattei, e Sofia Farneti, classe quinta liceo scientifico Marconi, non è Leopardi l’autore in “pole position“ nei pronostici per la prima prova, lo scritto di italiano, previsto oggi con inizio alle ore 8,30 per le nostre 152 classi quinte tornate tra i banchi.
E’ il nome di Italo Svevo a circolare insistentemente tra i 2.991 maturandi pesaresi urbinati ammessi all’esame, insieme a quello alternativo di Pirandello mentre l’intelligenza artificiale o la guerra in Ucraina sono tra i temi di attualità che i ragazzi si aspettano di trovare tra le tracce.
Cosa hanno in comune i giovani di questo allegro gruppone, oltre all’età e alla sorte di condividere insieme una mezzora della mitica “notte prima degli esami“ ritrovandosi in via Cefalonia, nella sede del Centro schole a Pesaro? Tutti loro, almeno per un’edizione, hanno calcato il palco del musical organizzato dal Marconi con le “Scuole in rete“ e dentro al Centro Schole, hanno consumato energie ed emozioni per preparare monumentali spettacoli da portare in scena ogni fine anno.
"Di musical ne ho fatti ben tre: è stata l’esperienza più formativa delle mie superiori – dice Farneti –. E’ grazie alle relazioni di amicizia e alle attività maturate in seno al musical che mi è venuta una gran voglia di viaggiare, esplorare il mondo. Forse potrei far slittare di un anno l’inizio dell’Università". Idem per Lodovici: "Ho imparato molto e ho ricordi importanti".
Entrambi, prima di alzare il calice, hanno trascorso la giornata a studiare. "L’intelligenza artificiale? Non bisogna averne paura: è un grande strumento – dice Lodovici che ha ripassato con i compagni Andrea Simoncini e Andrea Di Gennaro –. Dobbiamo gestirla e non subirla. Andrò al Politecnico di Milano".