AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

Mattioli, portiere nel cuore

Gioca nel Marotta Maroso Mondolfo e sabato ha contribuito alla vittoria

Valerio Mattioli, 30 anni

Valerio Mattioli, 30 anni

Valerio Mattioli ha 30 anni e fa il portiere di calcio da sempre. Gioca nel Marotta Maroso Mondolfo e sabato ha contribuito alla vittoria nello scontro diretto con l’Atletico River Urbinelli parando un calcio di rigore che poteva portare i pesaresi sul 2 a 0. Una parata che ha cambiato il volto della partita contribuendo alla vittoria finale del Maroso (1-2).

Un momento magico per Mattioli e per la squadra, ora prima in classifica, ma in questa stagione non è stato sempre così. Era il 9 novembre del 2024 quando in uno scontro di gioco in Maroso-Arzilla Mattioli fu costretto ad uscire dal campo in ambulanza per un grosso trauma cranico. Ma fare il portiere è un mestiere per uomini forti e la domenica dopo Mattioli era ancora lì a difendere la propria porta. "Il bilancio della squadra finora è sicuramente positivo - commenta Mattioli - nessuno, nemmeno noi ci aspettavamo questi numeri. Siamo contenti di come sta andando e faremo del nostro meglio per prolungare questo periodo il più possibile. Siamo un bel gruppo, con voglia di stare insieme, allenarci, sacrificarci e lottare. Se riusciremo a mantenere questo spirito, potremo toglierci delle belle soddisfazioni. E quando parlo di gruppo non intendo solo noi giocatori, ma anche lo staff e la società, che ci sono sempre stati vicini, anche quando all’inizio dell’anno abbiamo avuto problemi logistici per la mancanza del campo. A livello individuale, vedremo alla fine. Non sta a me giudicare la mia stagione e cerco di non soffermarmici troppo. L’unica cosa che conta per me è andare in campo e dare sempre il 100% in allenamento e in partita. Siamo in Seconda Categoria, l’errore fa parte del gioco: dobbiamo solo essere bravi ad accettarlo, migliorare e andare avanti". "La priorità è continuare così, - continua il portiere del Maroso - sia a livello di squadra che personale. Il primo traguardo è la salvezza matematica, perché dopo le ultime due stagioni finché non la vedo nero su bianco, non mi fido. Poi, una volta raggiunto questo obiettivo, vedremo, dicono che l’appetito vien mangiando, quindi staremo a vedere. Con il nostro gruppo di portieri e il preparatore ci alleniamo molto bene, andiamo forte e questo aiuta tutti. Per me sono stati mesi strani dopo lo scontro che ho avuto: per un periodo ho giocato con il caschetto, che ho tolto solo durante la pausa natalizia. Sono stato fortunato a non avere conseguenze e credo che la cosa migliore sia stata riprendere subito ad allenarmi, senza fermarmi troppo a ripensare all’accaduto". Intanto si è primi in classifica e non è poco.

Amedeo Pisciolini