Pesaro, 26 giugno 2023 – Lo schianto è avvenuto ad oltre 150 km/h orari, in piena velocità. Senza segni di frenata. Fuggivano dai carabinieri che poco prima gli avevano intimato l’alt all’altezza della rotatoria di Villa Fastiggi. Tragedia ieri alle 16,35 con due morti e tre feriti sulla Montelabbatese dove una Bmw nera condotta da Sultan Ramadani di 27 anni, macedone, domiciliato a Sant’Angelo in Vado, con a fianco l’amico Elvis Cola di Montecalvo in Foglia, entrambi già noti alla giustizia, si è schiantata contro una Fiat 500 X con tre giovani di Vallefoglia che procedeva in senso opposto.
Leggi anche: Martina Mazza, i genitori: “Quell’auto era un proiettile vagante” – Il figlio di Martina non sa ancora che la mamma è morta
Leggi anche: Sultan Ramadani fuggiva perché non aveva mai preso la patente
L’urto ha scaraventato l’incolpevole vettura dei ragazzi nel fossato, ad una distanza di almeno 10/15 metri dal punto dell’impatto avvenuto interamente sulla corsia di marcia della 500 (foto).
La passeggera, Martina Mazza, di 31 anni, madre di un bambino di 5 anni, con la casa tra Cappone e Morciola, è morta sul colpo. La sorella Alessia che era alla guida e l’amico Kevin sono rimasti feriti in maniera grave. Entrambi sono stati portati anche loro ad Ancona. Per Martina, non c’è stato nulla da fare. I vigili del fuoco l’hanno estratta dalla vettura e consegnata ai sanitaria ma un attimo dopo il cuore della ragazza ha cessato di battere sotto gli occhi dei soccorritori. A terra non ci sono segni di frenata. La Bmw è carambolata nel fossato opposto dopo essersi quasi disintegrata nell’urto. Per il conducente, il 27enne Ramadani, soccorso dal 118, non c’è stato nulla da fare. E’ morto sul colpo. Ferito gravemente il suo amico che ha perso conoscenza e le cui condizioni sono apparse disperate. E’ stato portato in Ancona con l’eliambulanza.
A terra, per circa trenta metri, ci sono pezzi delle vetture ovunque. La Bmw nello schianto ha perso una gomma ed ha percorso circa venti metri col cerchione senza carambolare per puro caso nelle altre auto che stavano viaggiando verso monte. Dietro c’era anche la gazzella dei carabinieri che due chilometri prima avevano mollato la presa dell’inseguimento per l’eccessiva velocità della Bmw. Temevano che potesse finire male come è poi accaduto. La pattuglia ha visto l’incidente così come ci sono altri cinque automobilisti pronti a testimoniare. E’ certo che la Bmw correva interamente sulla corsia opposta come se si trovasse in una superstrada a doppia corsia. Gli inquirenti non escludono che il conducente possa aver perso il controllo della macchina per la folle velocità a cui l’aveva lanciata. Giorni fa, questa mossa gli aveva permesso di sfuggire ad un controllo. Ramadani temeva di esser fermato. Ed era pronto a tutto, sfidando la morte ed uccidendo una giovane madre.
Martina Mazza, chi era
Martina Mazza, 32 anni, giovane madre, separata, con la casa a Montecchio dove viveva col suo bambino. Ieri, per puro caso, aveva deciso di uscire per una passeggiata fino a Pesaro con la sorella e l’amico Kevin Kamcia lasciando il bambino ai genitori dove due ore dopo sono andati i carabinieri a riferire la terribile notizia dell’incidente.
Non tutto è stato semplice per Martina, un matrimonio difficile con una persona inseguita dalla giustizia di cui lei non sapeva nulla, la forza di ricominciare a guardare al futuro col suo bambino nato da quella unione, la presenza al suo fianco in ogni momento dei genitori e della sua famiglia, un legame così forte che le aveva permesso di avere un’attività in proprio e di poter guardare con fiducia al futuro.
ro. da.