
L’esterno aveva iniziato la stagione a Cividale. Il lungo è il nipote. del più famoso Artis.
Piacenza ha fatto la rivoluzione: cambiando ambedue gli americani ha inserito energia nuova e anche nuove caratteristiche. Quando Assigeco e Vuelle si affrontarono a dieci giorni da Natale, la regia era ancora in mano a Desonta Bradford. Poi dal 28 dicembre è arrivato Derrick Marks, tagliato da Cividale per far posto a Doron Lamb. Marks, classe ’93, nativo di Chicago, che nella serie A2 italiana ha già fatto mille apparizioni - da Tortona a Ravenna, da Torino a Pistoia, da Cento a Rimini - vanta nel suo palmares la vittoria del campionato bulgaro nel 2021/22. Da quando è arrivato, Piacenza ha vinto una sola partita su sette, quella con l’Urania mercoledì scorso, ma ha combattuto sempre, senza mai essere travolta. Ed in quest’ultima gara il talento di Marks è esploso con 34 punti, frutto di un 12/18 da due, 2/3 da tre, 4/4 ai liberi conditi da 6 rimbalzi e 6 assist per un clamoroso 39 di valutazione. Più guardia che play rispetto a Bradford, sarà una bella gatta da pelare per chi dovrà marcarlo.
Mentre il lungo arrivato tre settimane fa per rimpiazzare Nate Grimes (operazione che rientra nei due movimenti consentiti nel girone di ritorno), si chiama Michael Gilmore; è il nipote del più famoso Artis, che fu una gloria della Nba e vestì anche la maglia della Fortitudo a fine carriera. Ala pivot di 2.08, classe ’95, viene dalla Florida ma è naturalizzato belga: con la formazione di Ostenda, nella stagione 2020/21, ha vinto sia lo scudetto che la Coppa del Belgio. Aveva iniziato questa stagione a Varese, che lo ha tagliato dopo 6 giornate, quindi ha girovagato giocando 3 partite in Cina e 8 in Turchia prima di approdare a Piacenza. Nelle 4 partite disputate coi nuovi compagni viaggia a una media di 7.2 punti e 4 rimbalzi a partita. Ha debuttato il 15 gennaio contro Cento giocando solo 14 minuti e mediamente il suo utilizzo non si discosta molto, con 16’ di media sul parquet. Ma l’altra sera contro l’Urania in 13’ è riuscito a mettere insieme 10 punti e 3 rimbalzi. Ama tirare da tre, ci prova a ogni partita ma ha una percentuale bassissima pari al 14%, fa decisamente meglio nel tiro da due. Curiosità, a Piacenza gioca quel Niccolò Filoni a cui la Vuelle ha fatto... il filo dopo l’infortunio di Sasà Parrillo. Il giocatore, classe 2001 che copre due ruoli, guardia e ala piccola, sarebbe stato contento di venire a Pesaro, ma la società non l’ha mollato considerandolo importante per provare a centrare la salvezza.
e.f.