Marche Multiservizi e le nomine. Pierotti nel mirino del centrodestra

Tutta l’opposizione ha firmato una mozione che chiede la rimozione del presidente riconfermato da Biancani. Il peccato mortale? L’aver gestito male l’affare Riceci. Il sindaco accusato di doppiezza.

Marche Multiservizi e le nomine. Pierotti nel mirino del centrodestra

Tutta l’opposizione ha firmato una mozione che chiede la rimozione del presidente riconfermato da Biancani. Il peccato mortale? L’aver gestito male l’affare Riceci. Il sindaco accusato di doppiezza.

Gestione di Marche Multiservizizi e nomine dei vertici. La multiservizi sempre al centro, in una maniera o nell’altra, del dibattito politico. Perche per tutta l’opposizione in consiglio comunale la riconferma del sindaco Biancani di Andrea Pierotti a presidente di Mms è un "segno di doppiezza e incoerenza". E sulla scorta di questa presa di posizione tutti i rappresentanti del centrodestra hanno protocollato la sfiducia al presidente Pierotti. Insomma revoca immediata della nomina. La mozione porta la firma di Dario Andreolli della Lega, da Serena Buresta , Cristina Canciani, Giovanni Corsini, Daniele Malandrino, Michele Redaelli di Fratelli d’Italia:; quindi di Marco Lanzi e Giulia marchionni di Pesaro Svolta e da Giovanni Dallasta e Mauro Marinucci di Forza Italia e per finire Antonio Bartolomei di Pesaro Giovani. Lde motivazioni che porterebbero a richiede la testa di Pierotti? Eccole: "La sfiducia non è pregiudiziale o pretestuosa, ma è ampiamente motivata dai fatti che hanno caratterizzato la sua gestione del caso Riceci Il presidente Pierotti oltre a non aver preventivamente informato – stando a quanto dichiarato da Ricci e da Pierotti stesso mai smentito – gli organi istituzionali di Pesaro. Ha guidato un consiglio di amministrazione – continua l’opposizione – che ha prima autorizzato un’operazione complessa sul piano giuridico, economico e sociale, senza aver preventivamente raccolto il consenso politico degli enti coinvolti e poi contrastato la stessa operazione, contribuendo a provocare un corto circuito istituzionale, un danno reputazionale all’azienda e un danno economico all’intera collettività. Ora basta con la doippiazza, ci vogliono fatti e soprattutto gli atti concreti. La mozione di sfiducia permettera anche di fare chiarezza sui tanti alleati del ‘campo largo’ a cominciare da 5 Stelle e Verdi che a parole si indignano contro Marche Multiservizi, ma poi non fanno nulla contro chi conferma le stesse persone che hanno voluto la discarica di Riceci".