ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Maltempo e allagamenti a Pesaro: pioggia da record, 90 millimetri

Il Foglia vicino al picco di piena, Genica ancora minaccioso. Case allagate a Borgo Massano, strade sbriciolate

Allagamenti a Pesaro: una macchina semi allagata in via Terzi, zona Muraglia

Allagamenti a Pesaro: una macchina semi allagata in via Terzi, zona Muraglia

Pesaro, 17 maggio 2023 – Pesaro è andata a dormire con il Foglia vicino al picco di piena e il Genica ancora minaccioso, poche certezze sul domani e la speranza che certe funeste previsioni siano sbagliate.

Allagamenti a Pesaro: una macchina semi allagata in via Terzi, zona Muraglia
Allagamenti a Pesaro: una macchina semi allagata in via Terzi, zona Muraglia

Si è lasciata alle spalle una giornata di danni e allagamenti lungo tutta l’asta del fiume, ma senza la temutissima alluvione. Non sa ancora se l’avrà scampata anche stavolta, come già successo a gennaio. E se ad inizio anno era stata la parte mediana e bassa della vallata a gonfiare il fiume, stavolta la minaccia più grossa è venuta da monte, dopo 12 ore ininterrotte di pioggia che hanno scaricato al suolo enormi quantitativi d’acqua.

Alle 13 in ingresso al lago di Mercatale si registravano 400 metri cubi d’acqua, una portata che equivale a quella di questi giorni del Po a Cremona. E si è andati avanti così per ore. L’invaso, parzialmente e opportunamente svuotato in precedenza, ha potuto laminare tre milioni di metri cubi, ma è stato necessario scaricare a lungo una portata di 250 metri cubi al secondo.

La punta di piena si è toccata a Pesaro a metà pomeriggio, con circa 600 metri cubi al secondo: l’idrometro al ponte della ferrovia ha fatto registrare un livello massimo di 4,65 metri (a gennaio si era arrivati a 5,20), mantenutosi costante a lungo, tanto che ieri sera si era scesi solo di pochi centimetri. Il fiume ha rischiato di esondare a monte di Pesaro, arrivando in diversi punti quasi a pelo dell’argine. Ciononostante, l’acqua ha invaso le zone note, specialmente quella intorno al casello, allagando aree industriali, artigianali e abitazioni.

Anche stavolta la massa d’acqua è arrivata dallo scarico del fosso di Case Bruciate, che il fiume ha utilizzato come sfogatoio. L’area di laminazione di Ca’ Paci ha invasato quasi 300.000 metri cubi d’acqua, quella del galoppatoio la metà e molta altra si è riversata nei terreni circostanti. La viabilità è rimasta a lungo sconvolta dagli allagamenti. Più a monte, è esondato l’Apsa di Macerata Feltria nei pressi della confluenza, provocando parecchi danni. La circonvallazione di Casinina è rimasta chiusa a lungo. Il fiume ha provocato allagamenti a Borgo Massano (interessate anche diverse abitazioni), ha sormontato e rischiato di distruggere la passerella della Badia da poco ristrutturata, allargandosi in tutte le aree golenali e danneggiando parecchie coltivazioni; ha divorato un pezzo della strada di accesso alla centralina di Ca’ Spezie.

Notevoli i quantitativi di pioggia caduta fino alle 20 di ieri: 90 millimetri a Pesaro (una volta e mezza la media mensile di maggio), 90 a Mercatale, 65 a Carpegna, 72 all’Arzilla (anche il torrente ha provocato diversi allagamenti), 58 a Urbino.

Valori prossimi ai 100 millimetri si registrano in diverse aree al confine con la martoriata Romagna. Piogge più contenute, ma comunque consistenti, lungo l’asta del Metauro e del Cesano. Oggi altra giornata campale, visto che dalla notte è ripreso a piovere forte. Dall’inizio dell’anno sono caduti su Pesaro 500 millimetri. Nel 2022 per arrivare a quella cifra c’erano voluti 10 mesi.