"Mai rilievi in 60 anni sulla gestione. I nostri conti inviati al Ministero"

Abbiamo parlato dei finanziamenti pubblici in favore dell’Ente concerti. La storica associazione non essendo iscritta al registro delle imprese...

Abbiamo parlato dei finanziamenti pubblici in favore dell’Ente concerti. La storica associazione non essendo iscritta al registro delle imprese del terzo settore non pubblica i bilanci perché non ne ha l’obbligo. Riceviamo una replica dal direttivo dell’associazione: "Gradiremmo segnalare, innanzitutto, come il rapporto dell’Ente Concerti di Pesaro con l’Amministrazione Comunale sia caratterizzato da una collaborazione fattiva e di successo, specialmente in questo anno di grande visibilità di tutta la vita culturale cittadina. I disagi connessi alla presenza di tanti e attesi cantieri attivi in città non intaccano in questo senso una relazione così lunga – più di 60 anni –, rafforzatasi negli ultimi periodi con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura guidato dal vice-sindaco Daniele Vimini, sempre presente, come ogni anno, a sostenere le stagioni concertistiche realizzate nella storica sede del Teatro Rossini".

"Rispetto alla presunta segretezza dei bilanci – continua la nota – è utile ricordare come questi siano redatti puntualmente, sia nella forma di bilancio previsionale, sia consuntivo, e depositati al Ministero della Cultura, così come previsto dalla vigente normativa. Allo stesso modo, i numerosi progetti realizzati sul territorio, grazie anche ai contributi di vari enti nazionali e locali, prevedono un’accurata rendicontazione ai soggetti finanziatori di tutte le spese sostenute. Ricordiamo agli estensori dell’articolo che in oltre sessantacinque anni di ininterrotta attività nessuno degli Enti Ministeriali preposti al controllo della nostra attività ha inteso muovere eccezioni o tantomeno ispezioni".

"L’attuale forma giuridica dell’Ente è quella di una libera associazione privata in regola con i pagamenti di imposte e contributi, che non usufruisce delle agevolazioni fiscali del “terzo settore”. Nel ricordare come tutti i consiglieri, dal tesoriere alla presidente, incluso il direttore artistico Federico Mondelci, svolgano la propria attività a titolo interamente gratuito, mossi dalla passione condivisa nel salvaguardare e promuovere una delle principali attività storiche della città, i cui incassi vengono reinvestiti in proposte concertistiche che, da diversi anni, vedono protagonisti anche i giovani talenti della scena musicale con sempre costante e maggiore apprezzamento del pubblico".

"Ci corre infine l’obbligo di manifestare tutto il nostro stupore per la titolazione altamente distorsiva della nostra attività che tende ad accomunare l’ Ente Concerti di Pesaro (la più antica associazione musicale marchigiana) ad altre realtà dalle quali per storia, tradizione e cultura il nostro Ente è sempre stato distante e distinto".