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Coronavirus, in Regione Maggi tratta da appestati i colleghi pesaresi: "Isoliamoli"

Il capogruppo dei Cinque Stelle in Regione non vuole accanto a sé e gli altri i rappresentanti del nord delle Marche "Evitare promiscuità anche con i dipendenti"

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Pesaro, 3 marzo 2020 - "Questa mattina chiederò al presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo di evitare la promiscuità dei consiglieri e del personale proveniente dalla provincia di Pesaro Urbino sia nell’aula del Consiglio che nella sala dove si terrà la conferenza dei capigruppo".

Ebbene sì: Gianni Maggi, capogruppo regionale dei Cinque Stelle, vuole isolare i colleghi della provincia di Pesaro e Urbino, oltreché dei dipendenti. Un esempio: Andrea Biancani e Renato Claudio Minardi, per il solo fatto di essere l’uno pesarese e l’altro fanese, dovrebbero stare distanti da Maggi e dagli altri, ben più del metro previsto per i ristoranti. Stando a questo principio, siccome purtroppo il virus si sta espandendo anche oltre i limiti della provincia di Pesaro e Urbino, presto si potrà fare il consiglio regionale diviso per province. Oppure si può optare per i soli consigli provinciali, così ognuno si tiene i virus propri. Insomma, Maggi sembra avere vagamente esagerato.  

"Riservare uno spazio dedicato alle persone provenienti da una provincia considerata, al pari delle regioni del nord Italia, ad alto rischio contagio coronavirus – scrive Maggi – credo sia una misura minima di prevenzione da prendere per salvaguardare la salute di tutti ma soprattutto quella di quei colleghi che, sottoposti a particolari terapie, hanno subito una sensibile riduzione delle loro difese immunitarie.

Stessa misura chiederò venga attuata dal Presidente Francesco Giacinti durante la prima Commissione convocata oggi prima del Consiglio. Da parte mia ho revocato il permesso di incontri e riunioni regionali nella sala del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle fino a quando non si avrà un quadro di maggiori certezze nei confronti di un virus che manifesta sintomaticità oltre le due settimane di incubazione".