REDAZIONE PESARO

"Ma il delitto Matteotti fu di stampo affaristico più che politico"

Per l’ex assessore alla Cultura Davide Rossi «l’esigenza di revocare, dopo cento anni, la ...

Per l’ex assessore alla Cultura Davide Rossi "l’esigenza di revocare, dopo cento anni, la cittadinanza fanese onoraria a Mussolini doveva essere davvero pressante se, praticamente nessuno, compresi autorevoli storici locali, era a conoscenza della vicenda. Sta di fatto che ora, a pochi mesi dalle elezioni comunali, si è ritenuto urgente porla. La motivazione incidentale risiederebbe nella ricorrenza, il prossimo anno, del centenario dell’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Si dice: se si vuole celebrare adeguatamente la ricorrenza, occorre revocare la cittadinanza a colui che viene indicato come il mandante del delitto: Mussolini. Se si ritiene utile e sensato farlo nei confronti di qualcuno che è stato a sua volta ucciso e appeso ben 78 anni fa (in un’azione che l’antifascista e capo della Resistenza Ferruccio Parri definì di "macelleria messicana") lo si faccia pure... Suggerisco però di farlo, appellandosi magari ad altre vicende imputabili al capo del fascismo e del governo. In particolare, alle infami leggi razziali".

"Sì – prosegue –, perché sulle responsabilità del delitto Matteotti, invece, c’è ancora tanto da approfondire. E storici seri cercano di farlo da decenni. Lo stesso figlio di Giacomo, Matteo Matteotti, deputato e due volte ministro socialdemocratico, non crede alla responsabilità diretta di Mussolini nell’omicidio del padre. Nel 1985, sul periodico ’Storia Illustrata’, Matteo Matteotti sostiene la tesi dell’intrigo internazionale legato a uno scandalo maturato negli ambienti petroliferi inglesi della Sinclair Oil. Intrigo che, a detta di Matteotti figlio, potrebbe chiamare in causa il ruolo del re Vittorio Emanuele III. Sostiene Matteotti junior che Mussolini, nei mesi precedenti al delitto, stava cercando la collaborazione dei socialisti. Lo stesso Pietro Nenni, definisce l’omicidio Matteotti come un possibile ‘delitto affaristico’ più che politico. Se davvero si ritiene di rilievo impegnarsi per revocare la cittadinanza a Mussolini lo si faccia rapidamente, così che la giunta Seri possa dedicarsi ai problemi veri dei fanesi: caro bollette, viabilità, crisi alloggi".

an.mar.