REDAZIONE PESARO

Ma i vertici Biesse si tirano fuori

In tanti hanno indicato anche la Biesse controllata dalla famiglia Selci come una società interessata a tutta l’area dell’ex Pica. Questo perché il colosso della meccanica di Chiusa di Ginestreto ha ormai da qualche anno un problema con la logistica. Fonti interne all’azienda parlano che solo per ‘parcheggiare’ le macchine e le varie linee di produzione che poi partono per tutti i mercati mondiali, la Biesse in questo momento spende circa 700mila euro l’anno tra i costi degli affitti dei capannoni – cinque in totale tra Pesaro e la Romagna – ed i costi aggiuntivi per il personale circa 700mila euro l’anno.

L’interessamento per l’area della Pa e quindi un ulteriore concorrente, viene però smentito dai vertici della Biesse anche perché i problemi legati alla logistica pare siano stati superati affidando il compito ad una società esterna. Da aggiungere per quello che riguarda la Biesse che sono ormai diversi anni che la famiglia Selci attende di avere l’ok dall’amministrazione comunale per arrivare all’edificazioni di capannoni in un’area che è proprio alle spalle del blocco storico di Chiusa di Ginestreto. Un’area un po’ particolare, per la verità, perché è in zona di esondazione del fiume Foglia tanto che è stata prevista la creazione di una cassa di colmata proprio per sopperire ad eventuali esondazioni del fiume.