FRANCO
Cronaca

Ma è stato lui a dare i natali a Tavullia

Valentino Rossi è un figlio adorato di Tavullia, dove la sua grandezza è stata consacrata dal suo ritorno a casa. Consegnare le chiavi di Tavullia a Valentino è un gesto simbolico, ma che dimostra la sua popolarità.

Ma è stato lui a dare i natali a Tavullia

di Franco

Bertini

Consegnare le chiavi di Tavullia a Valentino Rossi è come consegnare le chiavi del Vaticano al papa. Gesto bello ma solo simbolico, tanto sia Tavullia per Valentino che il Vaticano per il papa sono già roba loro da sempre. Come sarebbe stato altrimenti possibile che per alcuni anni già dal 2004 in avanti, in occasione di un appuntamento che andava sotto il nome adesso rispolverato di "TavulliaVale", quel biondino facesse arrampicare su per le colline di Tavullia decine di migliaia di persone, ma non per scherzo come le "presenze" sparate oggi per qualunque fiera dei balocchi: bastava guardare la piazza alla sera, quando lui, dopo aver mandato in deliquio tutti sfinendoli dalla stanchezza dell’attesa, finalmente appariva sul palco sotto il Cassero.

Sarebbe più normale che fosse Valentino a consegnare una chiave ad ogni residente di Tavullia e magari una chiave speciale ai suoi adoratori che arrivano da fuori. Dove potrebbe semmai essere vietato l’accesso a uno come Valentino Rossi? Brad Pitt ha detto che vorrebbe essere lui, Maradona gli ha baciato la mano del gas, Michael Jordan se l’è fatta sotto facendo un giretto in macchina con lui, dava del tu al re di Spagna tenendogli amichevolmente una mano sulla spalla.

Se una mattina si svegliasse chiedendo che Tavullia diventasse repubblica autonoma troverebbe sostenitori. Figlio adorato di un posto bello e gentile che pare fatto apposta per lui, la sua autentica grandezza fu consacrata dal suo ritorno a casa, esempio raro che rovescia il detto: non è stata Tavullia a dare i natali a Valentino, ma il contrario.

f.b.