REDAZIONE PESARO

Ma dove mangiare dopo la lirica?. Biancani: "L’opera inizi un’ora prima. Così alla fine si trovano locali aperti"

Dalla musica alla tavola: ristoranti e pizzerie puntualmente chiusi quando finiscono gli spettacoli del Rof. Il sindaco pone il problema in vista della prossima stagione: "Discutiamone con le associazioni di categoria". .

Da sinistra: Ernesto Palacio, sovrintendente del Rof, il sindaco Andrea Biancani, Daniele Vimini, presidente del Rof, e Cristian Della Chiara, direttore generale del Rof

Da sinistra: Ernesto Palacio, sovrintendente del Rof, il sindaco Andrea Biancani, Daniele Vimini, presidente del Rof, e Cristian Della Chiara, direttore generale del Rof

Ristoranti, bar e pizzerie chiusi dopo la mezzanotte. Un problema annoso in città come quello della mancanza di servizi di ristorazione passate le 23.30 che sta diventando un elemento poco qualificante nell’anno di Pesaro capitale italiana della cultura. Una questione che, puntuale come ogni anno, è riemersa soprattutto in questi giorni in cui si è svolto il Rossini Opera Festival. E proprio per rispondere alle proteste del popolo del Rof – quest’anno particolarmente vibranti – alla conferenza stampa finale della manifestazione, il sindaco Andrea Biancani ha lanciato la sua proposta: anticipare l’inizio delle opere in cartellone di almeno un’ora rispetto all’attuale programmazione. "In alcuni casi, calcolata la lunghezza delle opere – ha detto Biancani – si potrebbe ragionare anche su un’ora e mezzo di anticipo". Questo, a detta del primo cittadino, per venire incontro alle esigenze del pubblico del Rof ma in parte anche a quelle della categoria dei ristoratori da sempre alle prese con problemi riguardanti costi, ore di lavoro e personale. E così il sindaco con l’orecchio a terra ha avanzato un’idea che ovviamente dovrà essere discussa "non solo con la direzione del festival ma anche e soprattutto con i rappresentanti delle associazioni di categoria".

L’attuale programmazione di inizio delle opere è infatti fissata mediamente alle 20. Questo significa che, considerata una pausa tra un atto e l’altro di 20 minuti, il pubblico esce da teatro mediamente tra le 23 e le 23.30. In genere troppo tardi per sedersi ad un ristorante e trovare ancora la cucina aperta. Vero anche il contrario, secondo Biancani, ovvero la possibilità di cenare in anticipo (18.30 circa) o prendersi un aperitivo in tempo utile per poi raggiungere il teatro. Un problema, quello dei ristoranti chiusi o prossimi alla chiusura, soprattutto per il pubblico che assiste agli spettacoli alla Vitrifrigo Arena che – a parte una catena del food non propriamente indicata per quella tipologia di persone – trova il quartiere della Torraccia completamente deserto. Ma la stessa cosa vale anche per il pubblico delle opere rappresentate al Teatro Rossini e all’Auditorium Scavolini.

Gli unici a resistere dopo la mezzanotte? Qualche locale in zona mare e Baia Flaminia ma spesso è proprio la ristorazione a non essere garantita anche in questi esercizi. E allora l’idea di Biancani, che ha indicato il Rof come l’evento di punta dell’offerta culturale pesarese, potrebbe essere discussa anche dalla categoria degli esercenti per cercare di offrire un servizio che soddisfi le esigenze di una clientela che, come i dati indicano, proviene da ogni parte del mondo ed è particolarmente facoltosa.

c. sal.