Pesaro, 18 settembre 2021 - La gioia pù grande, la paura di non farcela, lo struggimento di una piccola vita che ora c’è, ma è lontana da lei. E’ un tumulto di emozioni, Ludovica Gramolini, la giovane mamma di Mondolfo, 30 anni non ancora compiuti, che il 13 settembre è stata sottoposta a un cesareo d’urgenza a Pesaro per le complicazioni dovute all’infezione da Covid. Quell’intervento ha permesso alla piccola Amelia – due chili e 780 grammi – di venire al mondo, e alla giovane mamma di ripresendersi da quella brutta polmonite che le aveva compromesso le capacità respiratorie al punto da avere bisogno di 6 litri di flusso di ossigeno per tenere la saturazione sul livello di 97-98. Un secondo dopo essere nata, la piccola – negativa – è stata portata al Santa Croce di Fano, e la mamma in terapia intensiva, dov’è rimasta fino a ieri, quando il miglioramento del quadro clinico le ha permesso di essere trasferita nel reparto di Medicina Subintensiva. "Ora sta recuperando – dice il suo medico, Luciano Mucci – anche perché finché era incinta non potevamo iniziare il trattamento covid con gli antivirali". Ludovica, non si era vaccinata.
Salvatore, 29 anni: "Ho preso il covid e ho rischiato la vita. Ragazzi, vaccinatevi"
Covid, terapie intensive sature: le Marche prime in Italia - Covid, monitoraggio Iss: Emilia Romagna, Marche e Veneto a rischio basso. Rt Italia a 0.85 Perché? "Non sono una no vax, ho solo seguito il consiglio della mia ginecologa. Mi disse ’lo può fare, ma a suo rischio’. Di fronte a questo ho scelto di aspettare: ho pensato che mi sarei vaccinata dopo il parto". Però nessuno della sua famiglia è vaccinato. "Mio marito aveva preso l’appuntamento, ma non ha fatto in tempo, ha contratto il virus poco prima. Mio padre ha avuto problemi di salute, per cui ha voluto aspettare ma fondamentalmente era disorientato. Mia madre mi disse che saremmo andate insieme subito dopo il parto. Purtroppo ci siamo ammalati tutti". Quando ha iniziato a stare male? "Due settimane fa. E’ iniziato con una sensazione di freddo, febbre a 37,5. Poi però la temperatura saliva ed io ero sempre più debole".