REDAZIONE PESARO

Lucia Annibali, frasi choc sulla parlamentare dietro un nome falso. Denunciato

La polizia postale ha identificato un 53enne di Roma come l’autore di insulti su Facebook contro la parlamentare. L’uomo inneggiava a Varani

Lucia Annibali nel mirino di un hater

Lucia Annibali nel mirino di un hater

Pesaro, 21 settembre 2020 - Aveva insultato sui social Lucia Annibali, scrivendo che era una "misera infame" e inneggiò allo stesso tempo Luca Varani per aver organizzato l’agguato con l’acido. L’autore di questo orrore è stato rintracciato dalla polizia postale e denunciato per istigazione alla violenza. Si tratta di un 53enne di Roma, che ha ammesso di essere stato lui a scrivere quelle frasi sui social tramite un falso account. Lucia ieri al telefono ha commentato semplicemente così: "Io non so chi sia questo signore, incaricherò il mio avvocato di appurarlo. L’inchiesta per accertare l’identità di questa persona è partita d’ufficio dalla procura di Roma e quindi non c’è ancora una mia querela. Vedrò poi il da farsi".  

Lucia Annibali, deputato per Italia Viva, in seguito alla proposta di un emendamento al decreto "Milleproroghe" è stata il bersaglio di numerosi insulti ed attacchi via social. Tra i messaggi c’era anche quello del 53enne che affermava "Luca Varani sei il mio mito. Onore e grazie a Luca Varani, hai fatto il tuo dovere da uomo per una misera infame", riferendosi al mandante dell’agguato con l’acido ai danni di Lucia, con la quale aveva avuto una storia sentimentale tormentata e chiusasi per volontà dell’Annibali molto prima del 16 aprile 2013, giorno dell’agguato con l’acido eseguito da due sicari albanesi. Dopo gli insulti social, la procura di Roma avviò un’attività investigativa per identificare il titolare del falso profilo, rimosso subito da facebook.

"Le particolari attività di Open Source Intelligence effettuate sulla rete internet dagli specialisti hanno permesso di rilevare, anche attraverso l’uso di peculiari strumenti di analisi semantica, - spiegano gli investigatori - la convergenza di alcuni elementi che connotavano alcuni messaggi presenti in altri profili social, riconducibili ad un uomo di 53 anni residente a Roma, nei cui confronti si sono concentrate le indagini, fino alla sua completa identificazione".