REDAZIONE PESARO

Lotta all’Alzheimer. Casa delle Vigne in prima linea

Per affrontare una patologia con 5mila malati in provincia, è operativo un centro di assistenza.

Le varie attività che sono in corso alla Casa delle vigne di Urbino

Le varie attività che sono in corso alla Casa delle vigne di Urbino

Oggi è la giornata internazionale dedicata all’Alzheimer, patologia di cui soffrono oltre 50 milioni di persone nel mondo e circa 5mila nella nostra Provincia. La città di Urbino dal 2020 ha un centro dedicato a chi soffre di questa malattia alla Casa delle Vigne. Il dottor Piero Benedetti, anima del progetto, traccia la situazione di questa patologia che, secondo gli studi, nei prossimi decenni crescerà per numero di persone colpite. "Essenziali i centri, come quello nato a Urbino nel gennaio 2020, del servizio diurno ‘Casa delle Vigne’ su iniziativa delle associazioni di volontariato Cittadinanza attiva, Tribunale per i diritti del malato, Il Vascello, associazione dei diabetici e soprattutto con l’intervento dell’associazione Nonno Mino di Pesaro che si è presa l’impegno e l’onere dell’organizzazione e gestione del servizio. Fondamentale l’intervento dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione i locali. Il centro accoglie, il lunedì, martedì e mercoledì per uscite sul territorio, giovedì e venerdì, dalle 9 alle 12, persone con lieve – moderato decadimento cognitivo e tutte quelle persone anziane che presentano situazioni di fragilità - prosegue Benedetti -. Il servizio non è sanitario ma ha caratteristiche socio-assistenziali, di prevenzione alla solitudine e all’isolamento sociale, di sostegno e di sollievo alle famiglie. Casa delle Vigne è gestita da figure professionali e da volontari formati. Le attività proposte quotidianamente (stimolazione cognitiva , attività occupazionali, musica, ginnastica dolce, uscite, ed altro) hanno lo scopo di ritardare il decadimento cognitivo, mantenere le abilità di base e strumentali della vita quotidiana, migliorare il tono dell’ umore, mantenere la persona al proprio domicilio. Ma affinché il Centro continui a svolgere sempre al meglio la sua opera c’è la necessità del sostegno e dell’impegno di tutti compresa la classe politica. L’appello è, quindi, quello di costruire un’alleanza a partire dall’Ast, il distretto sanitario, i medici di base, il Comune di Urbino e le associazioni di volontariato", conclude Piero Benedetti.

"Come Amministrazione siamo molto sensibili al tema - aggiunge l’assessore comunale alla politiche sociali di Urbino Elisabetta Foschi -. Da quest’anno, grazie alla generosità di una impresa locale che ci ha fornito una automobile e grazie alla Croce Rossa possiamo garantire anche il trasporto da casa al Centro delle Vigne e ritorno. Non solo. Ci siamo già attivati per aumentare la sinergia tra i servizi promossi dal Comune e altri servizi in modo da produrre una carta unica che dia risposte chiare. E’ stato attivato uno sportello tramite il quale la dottoressa Frongia fornisce consigli e indicazioni ai famigliari.

fra.pier.