L’osteria di confine dà emozioni. Qui si mangia la tradizione elegante

Da "Gatta e Gazzoia", che gioia: tortelloni con melanzane e poi i medaglioni con agrumi e pesto di finocchio. .

L’osteria di confine dà emozioni. Qui si mangia la tradizione elegante

Teuta Muca, Lucia Astolfi, Marco Dionigi, Andrea Astolfi e Francesca Magnavacca

Ci sono località di confine che sono sempre appartenute all’immaginario collettivo delle genti di campagna, per le quali le regioni sono una formalità e le terre si varcano liberamente saltando i fossi. Così è per Saludecio, che sta a un tiro di schioppo da Tavullia e che i contadini di Candelara e dintorni, assieme a quelli di altre zone, raggiungevano per devozione: lì, nella chiesa del paese, c’è il corpo del Beato Amato Ronconi, religioso che dispensa grazie da un secolo e per capirlo basta vedere gli ex voto davanti alla sua tomba, in chiesa. Bambini soprattutto, fin dagli anni ’50 e a salire, alle prese con malattie dell’infanzia o infezioni che il Beato protettore spesso sanava con la sua intercessione. A due passi dalla chiesa, poco prima della salita, c’è una osteria che elargisce altro: emozioni. Si chiama "Gatta e Gazzoia" che significa "Sbornia e allegria".

I tavoli esterni, di cui potete approfittare in quel che resta dell’estate, sono abbarbicati sulle strette scorsoie delle mura, dove si può godere l’ultima frescura di stagione. I piatti sono un esempio di quella che il maestro Edoardo Raspelli nelle sapienti riunioni alla terrazza Martini di Milano mentre istruiva i suoi ragazzi alla recensione dei locali per la guida Espresso ristoranti d’Italia, chiamava circolarità: cioé tutti gli ingredienti che il cuoco e la cuoca hanno scelto di metterci dentro devono essere capaci di suonare una musica univoca e armonica, senza spigolature, proprio come rappresenta la figura geometrica del cerchio. Ingredienti che devono arrivare al traguardo del palato assieme. Insomma ricette equilibrate e gustose, cucinate con sapienza e misura da Teuta Muca e Andrea Astolfi che si muovono tra i fornelli a vista con assoluta pulizia, metodo, passione, capacità. I risultati sono molto piacevoli: un tortellone ripieno di melanzane (cotte a bassa temperatura) con una sublime crema di ricotta e mozzarella di bufala, e pomodorini gialli: squisito. I medaglioni con agrumi, pesto di finocchio, stracciatella e parmigiano sono un piatto che vola, il cui gusto è freschissimo e appagante. Poi ci sono i cappellacci sfoglia verde al formaggio di fossa burro salvia e parmigiano fatti ad arte. Tra i secondi la faraona al forno marinata con scorza di arancia e limone, e il filetto di coniglio con la maionese agli agrumi. Qui si mangia l’eleganza della tradizione.

d. e.