REDAZIONE PESARO

L’opposizione all’attacco: "Alusfera, sonoteca, biosfera. Biancani sta smontando Ricci"

Il centrodestra: "Ha tolto il palco in piena estate, poi la loggetta da via San Francesco, infine la palla in piazza. Così sconfessa l’operato dei suoi assessori. E Vimini non parla?".

I consiglieri dell’opposizione durante una recente conferenza stampa

I consiglieri dell’opposizione durante una recente conferenza stampa

La scelta del sindaco Andrea Biancani di far rotolar via la ‘sonosfera’ dalla piazza anzitempo, sta creando dibattito in città ed ha anche aperto un fronte politico. Perché tranne il consigliere di Forza Italia-Udc Mauro Marinucci, tutti gli altri rappresentantri dell’opposizione sono scesi in campo per commentare il delicato momento che sta attraversando la giunta dopo l’inchiesta del nostro giornale. Due soprattutto nel mirino di Fratelli d’Italia: il vicesindaco Vimini e l’assessore dei 5 Stelle, Frenquellucci.

Il primo a partire è stato Il candidato sindaco Marco Lanzi di ‘Pesaro svolta’ che parla di "demagogia dell’apparire del teatrino dell’apparenza". E dentro la ‘sonosfera’ Lanzi mette dentro anche il colpo di teatro di Biancani sulla cella di Rocca Costanza che ospitò il rockettaro Vasco Rossi. Quindi "i temi cruciali, lo spreco di denaro pubblico e il rispetto delle regole. Ogni euro speso male rappresenta una opportunità persa per migliorare la vita di tutti noi, per investire nella sanità, nell’istruzione, nelle infrastrutture e nei servizi sociali". Quindi Lanzi chiude ricordando un episodio di qualche giorno fa quando "nel corso dell’ultima riunione della commissione Garanzia e controllo un dirigente comunale ha definito alcune di queste situazioni ‘imbarazzanti‘".

Dal generale al particolare si passa con l’intervento che arriva dai consiglieri di Fratelli d’Italia (Michele Redaelli, Serena Boresta, Daniele Malandrino, Cristina Canciani e Giovanni Corsini) su questa vicenda. Dopo l’annuncio del trasferimento della ‘biosfera’, i consiglieri di Fd’I scrivono: "In pochi mesi il sindaco Biancani ha archiviato quel poco che rimaneva della Capitale della Cultura e, di fatto, sta sfiduciando i suoi assessori". Dopo il palco in piazza smontato, tirando in ballo il vicesindaco Daniele Vimini, quindi la ‘sonoteca’ di via San Francesco "promossa a gran voce dall’assessore 5 Stelle Frenquellucci... ora tocca alla ‘biosfera’ la palla tecnologica costata oltre 700mila euro. Annunciata sempre dall’assessore a 5 Stelle come ’un’opera scultorea digitale, unica nel suo genere in Europa‘ che, ad ora, si è mostrata poco più di uno schermo curvo, scarsamente utilizzato anche per la stessa promozione delle iniziative di Capitale della Cultura...". Quindi si aggiunge: "Così facendo, di fatto, (Biancani) pone la parola fine sull’operato anche dei suoi assessori che hanno annunciato questi progetti che avrebbero dovuto portare un grande slancio alla città che che si sono rivelati solamente annunci". Quindi il coltello nella piaga... politica: "Non si sente più una parola da parte dei Cinque Stelle e dall’assessore Frenquellucci così come non è pervenuto alcun commento dal Pd e del vicesindaco Daniele Vimini, unico controllore dell’operazione Capitale della Cultura tramite la fondazione Pescheria, ente che da solo, e senza passare dal controllo del consiglio comunale, gestisce tutto... Siamo solo a due mesi dalle elezioni e sembra che a breve non ci sarà più neppure la giunta di fatto commissariata da Biancani che, in piena continuità con Ricci, dimostra che non c’è nessuna pianificazione strategica e continua con la modalità dell’uomo solo al comando".

L’ultimo colpo politico arriva dal consigliere della Lega Dario Andreolli che parla di "caos totale nelle scelte con Biancani che smantella tutti i simboli della Capitale della Cultura voluti da Ricci". Andreolli ci mette dentro anche la ‘rambla’ costata 150mila euro di progettazione, dopodiché anche lui tira in ballo la ‘sonoteca’ "progetto rimasto sulla carta e su cui peraltro bisogna capire dove sono finite le risorse già utilizzate". Quindi prosegue, dopo aver fatto tutto l’elenco degli sprechi sollevati dal "Carlino": "Tutto questo avviene nel più totale silenzio della giunta formata dalle stesse persone che sedevano con Ricci e della maggioranza, formata dalle stesse forze politiche che solo pochi mesi fa applaudivano a tutte queste scelte, senza mai fare un appunto, senza mai una critica sui costi eccessivi. Nessuno ha qualcosa da obiettare ora? Hanno tutti cambiato idea oppure sono tutti costretti ad accettare le decisioni prese dal nuovo sindaco".

m.g.