REDAZIONE PESARO

L’opera di Martin Engelbrecht sulla vita di Cristo. Una mostra che fa da ponte tra arte e fede

La Pro loco di Candelara ha allestito all’interno della Sala del Capitano del piccolo borgo una mostra molto accurata di...

La Pro loco di Candelara ha allestito all’interno della Sala del Capitano del piccolo borgo una mostra molto accurata di...

La Pro loco di Candelara ha allestito all’interno della Sala del Capitano del piccolo borgo una mostra molto accurata di...

La Pro loco di Candelara ha allestito all’interno della Sala del Capitano del piccolo borgo una mostra molto accurata di incisioni di notevole interesse storico e artistico della prima metà del Settecento provenienti dalla Germania. La mostra nasce da un progetto culturale che riempie un vuoto riguardo la valorizzazione storica delle radici spirituali di una religiosità devozionale che comunque ancora si riflette in alcune modalità e liturgie presenti in alcuni luoghi di culto. Grazie alla passione e all’opera tenace di Lorenzo Fattori e di Aldo Tenedini, curatori dell’iniziativa, fino al 27 aprile si potranno ammirare le incisioni di Martin Engelbrecht, artista assai eclettico nato ad Augusta nel 1684, che accanto ai tanti lavori con la carta – i "fogli tagliati" – tipici del periodo barocco e ai diorami – riproduzioni dipinte a mano in prospettiva su scala ridotta con relative illusioni ottiche tridimensionali – produsse più di tremila incisioni di ornamenti, ritratti, eventi storici e, in particolare, di rappresentazioni religiose a commento di episodi biblici diventate nel tempo oggetto di culto religioso.

Era il modo a quel tempo attraverso cui si intendeva valorizzare quanto narrato dalle Sacre Scritture e – diremmo oggi – comunicare ai fedeli attraverso la dimensione visiva una forma sempre più consolidata di devozione e di fede. Le incisioni presenti a Candelara nella mostra “La vita di Cristo: incisioni di Martin Engelbrecht“, oltre a rappresentare in modo accurato tutte le vicende che accompagnano l’epilogo della vicenda di Gesù di Nazareth dall’ingresso in Gerusalemme all’ascensione, hanno un indispensabile corollario nelle incisioni che riproducono le 14 stazioni della Via Crucis, un percorso che affonda le sue radici nelle Crociate tra l’XI e il XIII secolo quando, sempre a Gerusalemme, venne costruito un percorso con varie stazioni in cui artisticamente erano riprodotte le immagini della Passione – la cosiddetta Via Dolorosa in seguito, grazie ai francescani, Via Crucis – attraverso il quale il pellegrino finiva per ripercorrere in prima persona i luoghi della Passione di Cristo. La mostra di Candelara resterà aperta il sabato e la domenica dalle 17 alle 19 (e anche per appuntamento) fino a domenica 27 aprile.