Londei: "Napolitano per Urbino mantenne la parola data, poi il decreto si fece"

Giorgio Londei ricorda una visita di Giorgio Napolitano a Urbino nel 1992, quando il politico si impegnò a varare un decreto legge per finanziare la ristrutturazione delle mura cittadine. Un gesto che ancora oggi viene ricordato con gratitudine.

Giorgio Napolitano e Urbino, un rapporto lontano e particolare. A ricordare un momento in cui i contatti tra la città ducale e il politico appena scomparso furono particolarmente intensi, è Giorgio Londei, all’epoca sindaco. "Da Presidente della Camera – racconta Londei – venne in Urbino il 23 luglio del 1992. Tra l’altro mi ospitò nel suo aereo nel viaggio da Roma a Urbino, in quanto io in quel periodo ero sia senatore che sindaco. Giunse per inaugurare la grande mostra di Piero della Francesca, voluta dal soprintendente Paolo del Poggetto. Nel corso della visita, ci fu un incontro tra me, lui e Carlo Bo al rettorato. Nel mio intervento gli chiesi di accelerare le procedure per la Legge Speciale sull’antico ducato e, soprattutto, di promuovere un decreto specifico di finanziamento per risanare le mura cadute, se non sbaglio pari a 5 miliardi di lire. Napolitano rispose che avrebbe fatto di tutto per varare il decreto legge entro una settimana, aggiungendo: ’Nonostante le grandi difficoltà finanziarie dello Stato, è certo che le spese per l’educazione, la cultura, l’università e il patrimonio artistico devono godere di specifici capitoli. Per questo gli Enti Pubblici e le Università (come questa di Urbino guidata dal senatore Bo al quale mi legano antichi sentimenti di stima e amicizia) devono agire affinché tali spese siano considerati investimenti produttivi’. Insomma – conclude Londei – mantenne la parola data, perché poi il decreto si fece, e ancora oggi dobbiamo essergli riconoscenti".

gv