La città di Pesaro piange la scomparsa di Gianfranco Mariotti, fondatore del Rossini Opera Festival, che si è spento ieri pomeriggio all’età di 91 anni. "L’uomo che più di tutti ha segnato la cifra culturale della nostra città negli ultimi decenni e a cui tutta Italia e il mondo devono tantissimo per il miracolo di bellezza e rigore costruito attorno al Rossini Opera Festival", commentano il presidente del Rof, nonché vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini e il sindaco Andrea Biancani. "Non è facile in queste ore trovare le parole – aggiunge commosso Vimini –, né lui ne avrebbe amate troppe, anche se tanto ci sarà ancora da raccontare sul suo lavoro e sul suo esempio, su cui ancora poggia la missione della piena restituzione del genio di Gioachino Rossini. Lo faremo, nei tempi e nei modi e con l’appropriatezza che merita la sua figura".
Biancani aggiunge: "Mariotti amava Pesaro. L’ha dimostrato durante tutta la sua vita, e a lei ha lasciato un’eredità di caratura mondiale, il Rof e con esso, l’amore fiero e orgoglioso dei pesaresi per il ‘loro’ Gioachino Rossini. È un tesoro che ci impegniamo a custodire e rinnovare, per rendere omaggio a Mariotti e al lavoro straordinario fatto dal ‘suo’ festival". Anche l’ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare Pd, Matteo Ricci si unisce al cordoglio per la scomparsa di Mariotti: "Se ne va uno dei protagonisti principali della cultura pesarese della metà del Novecento – dice –. Eclettico al suo grande impegno nel mondo della cultura, non ha mai fatto mancare un altrettanto grande impegno per la vita politica e sociale della nostra città. Ci mancherà per le sue idee, per la sua arguzia e per il suo impegno".
Il Rossini Opera Festival ricorda il suo fondatore con queste parole: "Gianfranco ci ha lasciati – scrivono –. Non è possibile dire quanto ci sentiamo soli in questo momento: ci sarà il tempo delle parole e delle azioni per rendere onore e omaggio al nostro fondatore. Ora desideriamo solamente stringerci in un forte abbraccio assieme a tutti coloro che sono grati ad un uomo, un visionario, che ha contribuito in maniera determinante a restituire al mondo il genio rossiniano".
A ricordare la figura del fondatore del Rof, non potevano mancare le parole di Giorgio Girelli, presidente emerito del Conservatorio Rossini: "Ricordo con gratitudine le sue partecipazioni alla inaugurazione degli anni accademici del Conservatorio Rossini – dice – la sua ricorrente riflessione per cui ‘senza Conservatorio non avremmo avuto né Fondazione Rossini, né Rossini Opera Festival’. Gli serbo riconoscenza per avermi invitato a far parte del consiglio di amministrazione del Rof ed ho sempre apprezzato il suo equilibrio e la capacità di smorzare situazioni imbarazzanti, come accadde quando Riz Ortolani, nella sua schietta spontaneità, criticò duramente senza parafrasi Mascagni per la musica composta per il film ‘Rapsodia Satanica’ suscitando vivaci proteste dei docenti presenti al convegno, presso l’auditorium Pedrotti, sul noto compositore. Ma il vero ‘miracolo’ di Mariotti è stato il Rof sul quale molto si è scritto e si potrà scrivere. Solo una mente illuminata come la sua, congiunta alle sue capacità operative, potevano dar vita in un territorio privo di presupposti per grandi eventi musicali ad un Festival tra i più celebri al mondo. Rendo onore a questo concittadino di cui si può dire che abbia ‘illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo artistico’, degno di essere nominato senatore a vita".
ali.mu.