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Lo Studiolo del duca Federico e tante altre sorprese a Urbino

Gli studenti della scuola "G. Rossini" di Montelabbate visitano Urbino, esplorando il Palazzo Ducale e le opere d'arte rinascimentali. Diventano ambasciatori culturali intervistando i passanti e studenti stranieri, promuovendo lo scambio culturale e l'apprendimento reciproco.

Lo Studiolo del duca Federico e tante altre sorprese a Urbino

Noi, alunni della scuola secondaria di I grado "G. Rossini" di Montelabbate, vogliamo raccontarvi dell’esperienza emozionante a Urbino, città fiorente nel XV secolo grazie a Federico da Montefeltro. Il Palazzo Ducale è stato il cuore della nostra visita. È stato fantastico! All’interno del palazzo abbiamo visto tantissime opere d’arte incredibili, come il ritratto di Federico e Guidobaldo (dipinto da Berruguete), la Flagellazione e la Madonna di Senigallia (dipinti da Piero della Francesca), e la Muta, opera di Raffaello. La stanza che ci ha colpito di più è lo Studiolo, dove Federico rifletteva sul pensiero dei grandi filosofi e artisti delle epoche passate, tutto giocato sugli effetti ottici. Le strade antiche di Urbino sono piene di sorprese! Abbiamo visitato la casa di Raffaello e abbiamo scoperto che ha dipinto la sua prima Madonna con bambino quando aveva solo 9 anni! Durante la nostra visita, abbiamo assunto il ruolo di ambasciatori culturali, intervistando i passanti per sondare la loro conoscenza del Rinascimento italiano.

Armati di coraggio e curiosità, ci siamo lanciati nella piazza principale, ponendo domande su questo affascinante periodo storico. Siamo riusciti a intervistare anche turisti stranieri ponendogli le domande in inglese, con un po’ di imbarazzo, ma tanta soddisfazione e grazie a noi hanno appreso nuove informazioni. Alcuni, non sapendo le risposte, ci hanno consigliato di cercare su Google, cosa che ci ha fatto sorridere! Ma nonostante tutto, abbiamo condiviso delle informazioni nuove e interessanti. In particolare, una delle interviste più significative è stata condotta con un gruppo di studenti universitari stranieri che, sebbene conoscessero il Rinascimento italiano, si sono dimostrati affascinati dalla nostra passione e curiosità. È stato un momento di scambio culturale e di apprendimento reciproco, che ha rafforzato il legame tra le varie generazioni.

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