Lo scout dei vini talentuosi: "Bere il territorio si può"

Con la vendemmia già iniziata ovunque, i consigli di Roberto Bartolucci: "Il Sangiovese Valturio e il Bianchello Cignano due esempi di buona tradizione".

Lo scout dei vini talentuosi: "Bere il territorio si può"

Lo scout dei vini talentuosi: "Bere il territorio si può"

Dalle notti "bevute" nella fattoria Carlini, che ha chiuso il suo ciclo di aperitivi, riemerge una figura di appassionato autentico di buoni sapori (gestiva il ristorantino “Il Conventino“ di Monteciccardo) e ora di buoni vini: Roberto Bartolucci è adesso uno scout del calice a caccia di giovani talenti e grandi classici dell’enologia locale e nazionale. Quali le novità con la vendemmia già in corso? "Bianchello, Verdicchio, Passerina restano vini in voga, ma nelle Marche sta esplodendo Matelica come territorio con i suoi vini minerali che avranno la nuova denominazione Matelica doc. Quanto alla provincia di Pesaro-Urbino Valturio è tra quelli che produce la vera espressione di Sangiovese: le vigne su un’altitudine di 400 metri garantiscono grande struttura. Guerrieri e Mancini esercitano un notevole fascino". Quanto al Bianchello "bisognerebbe riportarlo a quello che era, un vino da bersi a dodici gradi, dodici e mezzo. Noto che non tutti gradiscono vini di alta gradazione e punterei sulla freschezza. I giovani produttori si stanno immettendo sul mercato con grande qualità: tra gli emergenti, l’azienda agricola Numa di Ripatransone che produce Pecorino, Passerina e Rosso Piceno molto minerali, di bella struttura. E poi l’azienda Cignano con il suo Bianchello del Metauro in purezza dal retrogusto ammandorlato e dall’anima contadina. Tra i vini più interessanti citerei anche la bolla Sparapani e l’elegantissimo Verdicchio Bucci".

d.e.