Sei denunce per ubriachezza molesta e altrettante per atti contrari alla decenza, un arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. È l’altro lato, meno gradevole, della splendida tre giorni del Trionfo del Carnevale.
I carabinieri di Fossombrone, guidati dal comandante Gianluca Lucaioli, con i colleghi di Colli al Metauro, nelle tre giornate hanno contestato sei violazioni per ubriachezza molesta e altrettante per atti contrari alla pubblica decenza: cioè il far pipì contro i muri delle case in alcuni vicoli del centro storico. Che non è affatto un bello spettacolo durante il Trionfo, ma neppure nei giorni "normali", come non si stancano di denunciare i residenti ormai da tempo. Poi l’arresto. Nella tarda serata di domenica, ultimo giorno del Trionfo, i carabinieri hanno arrestato un 34enne per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Era circa mezzanotte quando un vigilante privato segnalava di essere dovuto intervenire per calmare una lite tra ragazzi all’interno di un locale. Immediato l’intervento dei carabinieri, che a poca distanza dal luogo dei fatti bloccavano il giovane che poco prima si era reso responsabile di un’aggressione e di minacce gravi. Secondo quanto ricostruito, il 34enne, che era in evidente stato di alterazione psico-fisica, benché fosse stato accompagnato in un luogo più tranquillo per garantire maggiore riservatezza e nonostante il tentativo dei militari di calmarlo, durante l’identificazione li ha aggrediti, da lì le manette. Dopo la convalida dell’arresto, il giovane è stato sottoposto all’obbligo di firma nella locale stazione.
Ottima cosa, questi provvedimenti della forza pubblica, il problema è che i residenti vorrebbero interventi più costanti nel tempo. Si diceva delle loro denunce. Si tratta di urla a notte fonda, grida, percosse, bottiglie che si infrangono sul selciato. E si parla anche del tentativo di qualche soggetto fuori di sé di forzare le porte d’ingresso delle case. Sono scene che si ripetono anche troppo spesso nelle notti del centro storico di Fossombrone e che hanno spinto i residenti a rivolgersi ai carabinieri. Un anno fa ci fu anche una raccolta di firme - più di un centinaio - che furono sottoposte all’attenzione del sindaco. Si trattò di una petizione fatta in forma riservata, ovvero tenendo la questione lontano dai riflettori. Per un po’ le cose sono andate meglio, ma alcuni recenti episodi hanno riportato in zona un’aria pesante. Il commento di alcuni residenti: "Inutile dire che le nostre segnalazioni al 112 non hanno sortito alcun effetto, a più riprese infatti ci è stato risposto che le pattuglie sono sempre distanti e impegnate in altri interventi".
a.b.