REDAZIONE PESARO

Litigio per un parcheggio a Pesaro: “Ha preso l’ascia e mi ha rotto l’auto”

La denuncia di un meccanico di 42 anni a Pantano: “Colpito a pugni anche il parabrezza”

Parcheggio contestato, colpi d’ascia sul parabrezza: denuncia ai carabinieri (foto di repertorio)

Parcheggio contestato, colpi d’ascia sul parabrezza: denuncia ai carabinieri (foto di repertorio)

Pesaro, 8 gennaio 2025 – “Ha preso un’ascia e mi ha spaccato il vetro anteriore dell’auto perché non voleva che parcheggiassi davanti alla sua proprietà”. E’ quanto racconta Valentin Ababi, meccanico di 42 anni, che lunedì scorso ha vissuto una brutta avventura a Pantano. “Ho presentato denuncia ai carabinieri nei confronti di quell’uomo che, senza un perché, mi ha attaccato. Ero andato in una lavanderia a gettoni e, in attesa del termine della lavatrice, avevo parcheggiato la mia auto davanti ad una saracinesca. Dopo circa 10 minuti è uscito dalla porta di un condominio un uomo che mi ha detto: ‘devi spostare la tua macchina perché questa è proprietà privata’. Io gli ho risposto che avevo lasciato l’auto lì in attesa di finire il lavaggio nella vicina lavanderia a gettoni e lui mi ha risposto: ‘Voi stranieri siete venuti qui e mi stai comandando per quello che devo fare io’. Io ho ribadito che in quel posto non avevo visto alcun cartello che segnalasse la proprietà privata né un passo carrabile. Inoltre la saracinesca era abbassata e quindi non stavo dando disturbando nessuno. L’uomo a quel punto mi ha detto: ‘adesso ti faccio vedere cosa posso fare io!’. Ha alzato la saracinesca, è entrato ed è uscito con in mano una grossa ascia. Si è avvicinato alla mia macchina mentre io ero ancora all’interno, seduto nel lato guida, e ha colpito per due volte con l’ascia il vetro dello sportello dove mi trovavo seduto, danneggiandolo. Ho abbassato il finestrino e gli ho detto che avrei spostato l’auto. A quel punto ha iniziato a urlare e, con un fortissimo pugno, ha colpito il parabrezza. Poi mi ha sgonfiato la gomma anteriore. Dopo 10 minuti è tornato e appena mi ha visto mi ha minacciato: ‘Ti spacco la testa!’ Poi mi ha detto ‘ciao bello!’ e si è allontanato di nuovo senza fare più ritorno”.