REDAZIONE PESARO

Lista Pd quasi fatta. Ma occhio a quella del presidente

La lista Pd della provincia di Pesaro-Urbino è in buona parte delineata, anche se almeno una casella sulle sette totali...

La lista Pd della provincia di Pesaro-Urbino è in buona parte delineata, anche se almeno una casella sulle sette totali...

La lista Pd della provincia di Pesaro-Urbino è in buona parte delineata, anche se almeno una casella sulle sette totali...

La lista Pd della provincia di Pesaro-Urbino è in buona parte delineata, anche se almeno una casella sulle sette totali deve essere ancora riempita. E poi c’è anche la lista del presidente, ovvero la lista civica che Matteo Ricci quasi sicuramente metterà in campo per allargare il recinto della coalizione di centrosinistra. Un po’ quello che ha sempre fatto alle comunali in città con la lista "Ungranbelpo’". In chiave regionale, l’obiettivo sembra essere quello di coinvolgere soprattutto personaggi del mondo economico-imprenditoriale marchigiano, oltre magari a qualche amministratore di estrazione civica.

Quanto alla lista del Pd, ci sarà sicuramente la consigliera regionale uscente Micaela Vitri e dovrebbe esserci anche l’altro uscente, il fanese Renato Claudio Minardi. Posto sicuro anche per Daniele Vimini, come stabilito nell’accordo di un anno fa in base al quale fu decisa la candidatura a sindaco di Andrea Biancani. Vimini, in caso di vittoria di Ricci, sarebbe in lizza anche per l’assessorato alla cultura. Ma è troppo presto per parlarne. In campo ci sarà anche Alessia Morani, con una particolarità non di poco conto: se Ricci dovesse diventare governatore, sarebbe lei a prenderne il posto nel Parlamento europeo.

Per quanto riguarda l’entroterra, prende quota il nome di Federico Scaramucci, candidato sindaco alle ultime comunali di Urbino, sconfitto da Maurizio Gambini. Spazio anche ai Comuni colpiti dall’alluvione: tra i papabili per un posto nella lista del Pd c’è infatti anche Alessandro Piccini, sindaco di Cantiano. Dando per buoni questi nomi, mancherebbe il settimo e dovrebbe essere una donna.

Ricci ovviamente vuole mettere in campo grandi portatori di preferenze e in tal senso il Pd sarebbe è a dare il via libera al terzo mandato per chi ne ha fatti due (era vietato cinque anni fa): opportunità di cui potrebbero usufuire gli anconetani Antonio Mastrovincenzo e Manuela Bora, il fermano Fabrizio Cesetti e l’ascolana Anna Casini.

Roberto Fiaccarini