Nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata votata all’unanimità la mozione Urbino città per la pace, a prima firma del consigliere Oriano Giovannelli. L’associazione Liberi per Cambiare si dice soddisfatta di questo voto che definisce "importante per la città perché, maggioranza e minoranza, hanno dimostrato di saper trovare, laddove si siano poste le condizioni di un dialogo proficuo senza strumentalizzazioni, forme positive di collaborazione. Secondo, perché in questo modo si inizia un lavoro culturale su un tema che soprattutto oggi, in un momento di forte destabilizzazione del quadro internazionale, ha bisogno di uno approfondimento lucido e trasversale".
Il testo votato ha previsto due integrazioni, così come proposto dal sindaco Maurizio Gambini, e fissato alcuni obiettivi su cui lavorare. Tra questi quello di fare di Urbino, con il consenso del Ministero degli esteri, una città dove sia sempre possibile il confronto diplomatico, anche tra paesi in aperto conflitto. Un’altra integrazione al testo, proposta dalla maggioranza e accolta all’unanimità sulla base del testo della mozione, prevede di impegnare il sindaco e la giunta a reperire, compatibilmente con le risorse di bilancio, fondi per la realizzazione del progetto e incaricare una figura del Comsiglio comunale a seguirne la realizzazione.
"In questa fase storica – è il commento dell’associazione Liberi per cambiare – abbiamo bisogno di aprire un dibattito serio e culturale su questo tema, anche sulla scorta delle parole di un operatore della pace come monsignor Zuppi. Siamo consapevoli che la pace non possa rimanere un’intenzione ma deve trovare vie concrete di realizzazione. Urbino ha tutte le caratteristiche per poter iniziare questo percorso, grazie alla sua Università, al riconoscimento di città patrimonio Unesco. Prevedere una figura che se ne occupi significa dare ulteriore concretezza a questo progetto".
Francesco Pierucci