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Leonardo ritrasse Federico? Avanzata una nuova ipotesi

Leonardo ritrasse Federico? Avanzata una nuova ipotesi

"Leonardo da Vinci conobbe Federico da Montefeltro e lo ritrasse di profilo in uno schizzo a sanguigna". È questa la conclusione a cui è giunta una ricerca condotta su un bozzetto del genio toscano, presentata ad Ancona nella conferenza “Leonardo the Immortal Light“. La 30ª edizione dell’evento si è svolta a conclusione delle celebrazioni per il seicentenario della nascita del duca di Urbino, sotto l’egida della Regione Marche e dell’“International committee Leonardo da Vinci“, col patrocinio dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. A relazionare la critica d’arte Annalisa Di Maria, esperta di Leonardo, il perito calligrafo forense Stefano Fortunati, il ricercatore e scultore Andrea da Montefeltro e il chirurgo oculista Fabio Di Censo, che hanno fornito le prove di un legame mai indagato prima. Nonostante Federico fosse più vecchio di 30 anni rispetto a Leonardo, secondo Di Maria i due devono essersi incontrati a Firenze, dal 1469 in poi, perché frequentavano lo stesso ambiente intellettuale della corte medicea.

Inoltre, Da Vinci disegnava instancabilmente e velocemente tutto e tutti, e in un disegno del Codice Atlantico c’è un’immagine riferibile a Federico. Una ferita da lancia durante un torneo, nel 1451, gli aveva causato la perdita dell’occhio destro e una cavità all’altezza del naso, perciò il duca voleva essere ritratto solo dal lato sinistro, facendo però del naso aquilino una sorta di brand del proprio dominio. Leonardo non volle dargli questa soddisfazione, o semplicemente non era tra gli artisti che stipendiava, per cui lo raffigurò dalla parte sinistra con l’occhio chiuso e un naso meno marcato. Tale interpretazione è avallata dal fatto che anche in ritratti eseguiti da altri artisti Federico abbia un naso nella norma. Inoltre, in base alle indagini calligrafiche, è possibile che Leonardo lo avesse incontrato in un viaggio non documentato nel Montefeltro e ne avesse tracciato lo schizzo del profilo in un secondo momento, usando un foglio dove c’erano altri appunti, come faceva sempre. Infine, l’indagine anatomica dell’occhio chiuso presente nel disegno sarebbe conforme alla ferita del duca.

Durante la conferenza è stata anche insignita di un premio speciale, in rappresentanza delle Marche, l’assessore alla cultura Chiara Biondi, "per il grande impegno e testimonianza di solidità che la Regione rappresenta a livello culturale, turistico e di sostenibilità". Per la Biondi l’omaggio è stato il gioco degli scacchi, intagliato nella pietra.

Nicola Petricca