Le vacanze di Natale rappresentano un periodo bello, ma sono in tanti gli alunni della primaria di Isola del Piano, piccolo borgo di 500 anime, che non vedono l’ora di tornare a scuola e riprendere le loro lezioni all’aria aperta. E’ un esempio di eccellente scuola pubblica, infatti, molto apprezzata dai suoi baby fruitori, l’elementare del paese, dove si sta sperimentando con successo una scuola che coniuga tradizione e innovazione, facendo dell’outdoor education il suo punto di forza.
Una metodologia che valorizza il contatto diretto con l’ambiente, si integra alla perfezione con il contesto naturale e culturale locale, offrendo un percorso unico ai bambini. I quali, spesso, anziché rimanere in classe, escono dalle quattro mura canoniche e fanno lezione all’aperto. Soprattutto in primavera e in autunno, ma anche adesso che le temperature sono più rigide le uscite non mancano. "Basta che non piova e siamo pronti a lasciare l’aula – conferma l’insegnante Valentina Catitti, una delle docenti che portano avanti l’originale progetto –. Con l’ok dell’istituto comprensivo di Montefelcino, guidato dalla dirigente Patrizia Pascucci e, per quanto riguarda il nostro plesso, dalla fiduciaria Manola Capodicasa, abbiamo scelto di fare della natura e del territorio i nostri principali alleati".
"Così – aggiunge Catitti –, grazie a una stretta collaborazione con il Comune, i piccoli numeri della scuola diventano un’opportunità per sperimentare una didattica “diffusa“. Non solo le tradizionali aule scolastiche, ma anche la piccola biblioteca comunale, l’auditorium e un orto didattico fanno parte dell’esperienza quotidiana degli alunni. Un modello che permette di abbattere i confini fisici dell’istruzione e di trasformare il paese intero in un laboratorio a cielo aperto. Inoltre, la scelta della mensa bio a km zero è un’ulteriore eccellenza che distingue questa scuola. I pasti, preparati con prodotti locali, trasmettono ai bambini valori di sostenibilità e rispetto per il territorio, contribuendo a educare al gusto e a una sana alimentazione. La mensa diventa così un’estensione del progetto educativo, dove il cibo non è solo nutrimento, ma anche cultura e condivisione".
Gli alunni coinvolti sono poco più di 40, tutti coloro che frequentano le elementari del paese, e tutti sono entusiasti di questo metodo di insegnamento. "E’ così – riprende Valentina Catitti –, ogni giorno leggiamo negli atteggiamenti gioiosi dei nostri bambini la bellezza di ciò che proponiamo loro e dal 7 gennaio riprenderemo con lo slancio di sempre le nostre attività di “outdoor education“".
Sandro Franceschetti