"La mia lettura è positiva, questa è una di quelle sconfitte che non scalfisce il morale". Così Spiro Leka apre la conferenza stampa del dopo partita al PalaCarnera, ripercorrendo la storia del match che ha chiuso la serie positiva della Vuelle dopo cinque vittorie: "Cividale ha fatto una prestazione importante ma noi non siamo stati da meno - sottolinea -. Ci sono mancate quelle tre bombe quando eravamo a -3 per rimanere in scia". Demoliti, i biancorossi, soprattutto dai 38 punti di Lucio Redivo: non si poteva fare qualcosa di meglio sull’argentino? "Abbiamo provato di tutto, ma ci manca il miglior difensore della squadra, forse solo Parrillo oggi sarebbe riuscito a frenare un talento al quale va solo stretta la mano per la sua bravura, ha fatto alcuni canestri veramente straordinari". E, a proposito, la sua assenza ha accorciato le rotazioni, molti sembravano stanchi alla fine. "Quando aggiungeremo un altro speriamo di essere più solidi però ai miei non ho nulla da dire, ci abbiamo provato fino all’ultimo e la nostra prova resta di alto livello, peccato qualche svista. Poi, non voglio lamentarmi degli arbitri ma la differenza dei tiri liberi all’intervallo, 13 contro 4, mi è parsa non equa".
Pillastrini, invece, fa festa insieme al pubblico di casa: "Le Final Four di Coppa Italia sono un risultato storico per Cividale. La partita è stata difficilissima, Pesaro ha fatto capire a tutti perché veniva da 5 vittorie consecutive, siamo stati bravi a resistere alla scarica di bombe del 1° tempo: la chiave è stata la nostra continuità in difesa che ha spento la prestazione balistica della Vuelle, all’intervallo era del 53%".
e.f.