REDAZIONE PESARO

Leka: "È la conferma che siamo diventati un gruppo vero"

"Questa è stata una settimana difficilissima: abbiamo avuto due giocatori con la febbre alta e in alcuni giorni ci siamo...

"Questa è stata una settimana difficilissima: abbiamo avuto due giocatori con la febbre alta e in alcuni giorni ci siamo allenati in sei: per questo la reputo una vittoria importantissima, conquistata con spirito di sacrificio". Così Spiro Leka rivela il dietro le quinte di una vigilia complicata: i 3’50’’ di Lombardi ("all’intervallo Eric mi ha detto: coach non sto in piedi") e l’ultimo quarto passato seduto da Imbrò (che ha giocato 13’48’’ in tutto), hanno una spiegazione, erano loro due i giocatori stesi dall’influenza. "Ma in palestra mi sono emozionato nel vedere come i due americani, con solo quattro italiani, ci davano dentro come matti, ho avuto la conferma che siamo diventato un gruppo vero". E’ soddisfatto, Spiro, in particolare della difesa montata su Byron Allen che all’andata aveva distrutto la Vuelle: "Abbiamo lavorato bene su di lui, costringendolo a percentuali basse" ma è soprattutto "orgoglioso di un primo tempo bello da vedere a livello offensivo, con tiri aperti, frutto del timing con cui abbiamo fatto girare la palla e il coinvolgimento di tutti, cinque uomini in doppia cifra e due a sfiorarla". Sul +16 la Vuelle poteva uccidere il match invece si è fatta riacciuffare: "Ma non avevo la pattuglia al 100% – ribatte Leka – però abbiamo dimostrato carattere: quando vieni ripreso dopo aver sempre condotto spesso ti squagli, invece abbiamo reagito con un break conclusivo di 12-5". Quanto a Bucchi, ritrovatosi senza Vildera (lunedì il ragazzo ha perso il papà ed è rimasto vicino alla famiglia), non cerca alibi: "Non è per un giocatore che manca che perdi, Del Cadia non avrà la sua esperienza ma ci ha messo cuore. Il problema è che dopo aver pareggiato il match siamo stati troppo frenetici, dovevamo casomai aspettare che Ahmad penetrasse prima di fare fallo. Mentre nei primi 2’ eravamo partiti forte ma abbiamo fatto errori banali che li hanno rimessi subito in ritmo. Una serata da cui imparare perché d’ora in poi ogni errore si paga caro". e.f.