REDAZIONE PESARO

Le ultime ore di Giuseppe Tucci "Faceva battute, non era molesto"

Il racconto di una testimone che ha visto il 34enne al Frontemare: "Cercavano di rianimarlo col defibrillatore"

"Era una serata di divertimento". Comincia così il racconto di quello che avrebbe dovuto essere un sabato sera come tanti altri al Frontemare di Miramare, ma poi culminato nella stradina di fianco al locale con la morte del 34enne vigile del fuoco Giuseppe Tucci, a seguito di una presunta selvaggia aggressione. "Io e una mia amica eravamo nel locale dalle 23 – ripercorre le tappe prima della tragedia una testimone di alcuni dei momenti della serata –. Mi ricordo di Tucci, perché effettivamente già per quell’ora lo vedevo abbastanza su di giri, ma niente di esagerato. Il ragazzo ballava e si divertiva e di tanto in tanto qualche battuta l’ha fatta nei confronti delle donne in sala. Anche a me, per esempio, mi ha rivolto un po’ di attenzione in modo scherzoso, dicendomi ’Tu sei bella così sempre o solo stasera?’".

A dire della testimone (che per motivi di riservatezza ha chiesto di non essere identificabile, ndr) Tucci però non avrebbe "mai ecceduto in vere e proprie molestie". Poi "intorno alle 2 abbiamo notato un po’ di movimento nel locale e quel ragazzo che aveva una discussione con un buttafuori (il fanese Klajdi Mjeshtri, di origini albanesi, ndr) ma le cose per chi era in pista non sono apparse gravi. Tant’è che – continua la donna – dopo non lo abbiamo più visto e continuato la nostra serata". Stacco. Un vuoto in cui la testimone non ha più notato Tucci nel locale, fino a quando "io e la mia amica non siamo uscite dal Frontemare e ci siamo trovate di fronte di nuovo quel ragazzo (il 34enne, ndr), riverso a terra, il sangue alla bocca, con tutto attorno i sanitari del 118 che tentavano disperatamente di rianimarlo".

Secondo la testimone infatti "le manovre per provare di fargli riprendere conoscenza sul posto sono durate una mezz’ora, con un sanitario che gli ha operato prima un massaggio cardiaco e poi diverse scariche elettriche con il defibrillatore". Addirittura in un certo momento "mi è parso che si fosse ripreso, nel momento in cui ho visto i sanitari issarlo sulla barella per portarlo via in ambulanza. Non avrei mai immaginato potesse andare a finire così". D’altronde, ribadisce la testimone: "Davvero Tucci non era stato mai veramente molesto a mio avviso, magari un po’ barcollante aveva urtato qualcuno e appunto azzardava un paio di battute, ma mai infastidendo". Mai, secondo gli occhi di chi è stato tra gli ultimi a vedere il vigile del fuoco 34enne ancora vivo, "al punto da giustificare un’aggressione come quella che ha subito".

Francesco Zuppiroli