Le stangate arrivano solitamente quando la gente è distratta: a Ferragosto quando sono tutti più impegnati a cercare un ombrellone che a pensare a cosa fanno i politici, oppure a Natale mentre uno taglia il panettone. Un principio che vale sotto tutte le latitudini e vale anche per l’amministrazione pesarese. Perché è in previsione per oggi la seduta del consiglio comunale di quelle dove si mettono le mani nel portafoglio: l’aumento dell’aliquota Ipef che viene portato allo 0,8% per tutti, mentre prima era a scaglioni, e anche l’aumento dell’Imu e cioè la tassa sulla casa e sui terreni. Aumenti annunciati, per carità, ma sono il poco piacevole regalo di Natale dell’amministrazione comunale. Tra gli argomenti caldi di oggi si dovrebbe anche discutere, oltre alla sfiducia al presidente di Marche Multiservizi Andrea Pierotti chiesta dal centrodestra, anche la mozione, sempre del centrodestra, sulla trasparenza e la partecipazione nell’utilizzo della tassa di soggiorno, tema molto caro agli albergatori, un evergreen.
Ma la questione calda è quella delle tasse che va ad aggiungersi alle bollette dell’acqua già aumentate, quasi un invito a farsi meno docce (ma sul fronte idrico il Comune non c’entra). Dopo questa decisione adesso arriva appunto anche il rincaro dell’Imu e dell’Irpef. "Non è vero quello che ha sostenuto la consigliera Giulia Marchionni del centrodestra – dice l’assessore Riccardo Pozzi che si ritrova con l’ingrato compito di addolcire la pillola – e cioè che io tagli dello Stato siano stati solo di 300mila euro perché nel totale arriviamo ad oltre 3 milioni di euro. Per quello che riguarda l’Irpef stiamo parlando di un adeguamento con una aliquota unica allo 0,8 per cento che, tradotto in cifre, sono mediamente 2 euro e mezzo a testa al mese. Ci mettiamo in linea con tutti gli altri Comuni capoluogo della regione. Per quello che riguarda l’Imu, alcuni immobili che godevano di agevolazioni è vero che le perderanno ma è anche vero che il tutto potrà essere scaricato quando si pagheranno le tasse", conclude Pozzi. Insomma una partita di giro: incassa di più il Comune e meno lo Stato con le tasse. L’Irpef con aliquota unica, secondo quanto annunciato a inizio dicembre, porterà nelle casse comunali fino a un milione e mezzo nel 2025, ma, una volta a regime, la somma potrebbe salire fino a 3 milioni e 600mila euro.
Pozzi ribadisce inoltre che il Comune dovrà avviare la spending review altrimenti i conti non torneranno. Biancani, in tal senso, ha annunciato nei giorni scorsi il taglio di 21 auto di servizio del Comune: un risparmio, certo, ma più che altro un modo per dare un segnale di tenore diverso rispetto all’aumento delle tasse. Non è dello stesso parere il centrodestra che ha parlato apertamente "di Natale amaro, di una stangata", ha definito ridicola la spending review e ha imputato a Biancani di essersi trasformato in esattore.
Oggi, insomma, si annuncia un consiglio comunale caldo. E per quanto riguarda i cittadini, acqua, Irpef e Imu non erano i regali che si aspettavano sotto l’albero.