REDAZIONE PESARO

Le stelle del Rof "Opera ad alta tensione tra adulterio e divorzio"

Il soprano Olga Peretyatko protagonista in Adelaide di Borgogna "Con il regista Arnaud Bernard abbiamo creato una storia nella storia".

Le stelle del Rof "Opera ad alta tensione tra adulterio e divorzio"

di Claudio Salvi

E’ considerata da anni una delle stelle del belcanto. Il soprano di San Pietroburgo è una delle cantanti più richieste dal teatro d’opera ed una delle più apprezzate voci rossiniane. Ed è proprio dal Rossini Opera Festival di qualche anno fa (era il 2006), che la carriera della cantante russa ha spiccato il volo. Prima con il Viaggio a Reims e poi via via con ruoli principali in Otello, La scala di seta, Sigismondo, Matilde di Shabran, il Turco in Italia. Con Pesaro Olga Peretyatko ha avuto un rapporto speciale, passato anche per il legame (concluso ormai qualche anno fa), con il direttore Michele Mariotti. Ora il soprano torna come protagonista in Adelaide di Borgogna. Nell’opera diretta da Francesco Lanzillotta e nell’allestimento di Arnaud Bernard, interpreterà il ruolo del titolo.

Il suo è un atteso ritorno sulle scene del Rof.

"Sono felicissima di essere di nuovo a Pesaro. L’ultima volta era stato per un concerto in piazza (eravamo da poco usciti dalla prima pandemia), ed ora sono pronta per quest’opera che promette di essere un bello spettacolo".

Lo dice con una certa enfasi.

"Sì perché c’è stato dietro un bel lavoro di squadra, che abbiamo composto giorno per giorno, tutti assieme: cantanti, direttore in armonia col regista Arnaud Bernard. Ovviamente siamo partiti dalla sua idea, quella di creare una storia all’interno della storia. Un quadro nel quadro. E’ una storia carica di tensione, di un marito e di una moglie, di un tradimento (che lei scopre) e di un divorzio. Un piano narrativo che si inserisce perfettamente nella storia del libretto che alla fine si ricompone".

Di nuovo il suo amato Rossini.

"Sì Rossini mi pulisce la testa, aiuta a rilassarmi. Dopo anni di opere e concerti e soprattutto ora, dopo essere diventata mamma, credo di essere cresciuta anche come persona e artista. Per me questa è una nuova epoca; anche se di Rossini conosci lo stile, i colori, c’è sempre qualcosa da scoprire".

Difficoltà dal punto di vista vocale?

"Nessuna in particolare anche se io do sempre tutto sul palco. Certo ci sono molti passaggi impegnativi ma anche cose che conosco avendole già affrontate nelle Nozze di Teti e di Peleo e in Sigismondo. E’ un’opera piuttosto lunga con un’aria bellissima per il mio ruolo e poi ci sono due duetti, un terzetto iniziale molto aggressivo e il quartetto del secondo atto in cui Rossini supera sé stesso".

Lei è russa. Ha subìto ritorsioni come cantante di quel paese a causa del conflitto?

"Nessuna ma vorrei che tutto questo finisca il più presto possibile. Siamo artisti: la musica unisce, costruisce ponti, accomuna, non divide, semmai crea i presupposti per la pace e il dialogo".