REDAZIONE PESARO

Le pozzanghere? Lei continui a guardare il cielo stellato

L'articolo riflette sulla continuità e la ricercatezza delle lettere ricevute, discutendo temi come il cielo stellato, il comportamento degli automobilisti e l'uso della bicicletta. Viene sottolineata l'importanza di osservare il mondo con occhi attenti e di mantenere uno spirito critico.

Le pozzanghere? Lei continui a guardare il cielo stellato

Gentile lettore, bentornato, risentirci ogni tanto da l’idea confortante della continuità. Le sue lettere hanno spesso un tocco di ricercatezza che non guasta nel mare di banalità in cui nuotiamo. Quel "cielo stellato sopra di me" ha progenitori illustri nei secoli, anche se oggi fa molta meno (o forse molta più) impressione con tutti quei pezzi di ferro di satelliti che lo attraversano. Pensi cosa doveva essere quando ancora lassù era ancora tutto intatto, con la luna "vergine" d’ogni piede umano. Per uscire di metafora lei lamenta giustamente il malcostume di molti automobilisti specie sulle rotatorie, ma le potrei far notare che, per fortuna, a confronto del malomodo di guidare e di usare le frecce, gli incidenti sono anche troppo pochi. Fra l’altro quanto succede sulle strade mi tocca ormai come gli incidenti di frontiera delle isole Samoa visto che ormai da anni non ho più né patente né auto. Non sono né snob né ecologista, sono solo vecchio e preferisco la bici. Il sempre maggiore avvento in materia di manti stradali di schiene "di somaro" anziché "d’asino" direi che è in perfetta sintonia coi tempi. Se dopo una pioggia nota delle pozzanghere ai margini di una via può stare certo che sono in corrispondenza di chiaviche intasate. Meglio continuare a guardare in alto...