Per l’ospedale di Pergola esiste già un nuovo progetto definitivo che ne prevede l’adeguamento sismico, in luogo del ‘miglioramento’ che si sarebbe raggiunto col progetto depositato al Genio Civile a marzo 2019. Lo ha rimarcato l’assessore regionale all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli rispondendo ieri in aula all’interrogazione sul nosocomio dei consiglieri Vitri, Biancani e Mangialardi. "Il DM 17 gennaio 2018 prevede obbligatoriamente l’intervento di adeguamento della costruzione quando si intenda apportare modifiche di classe d’uso che conducano a costruzioni di classe 4 – ha detto Baldelli -. Non avrebbe senso avviare la procedura di gara con il progetto esistente depositato al Genio Civile a marzo 2019 in quanto condannerebbe l’ospedale di Pergola a non avere un pronto soccorso". L’assessore ha poi aggiunto: "E’ già stata avviata la rifunzionalizzazione degli spazi interni e solo con gli interventi che si prevedono di realizzare grazie al nuovo progetto di adeguamento sismico verrà garantito ogni possibile utilizzo della struttura; ed è già stato affidato l’incarico per la progettazione strutturale definitiva ed esecutiva relativa all’adeguamento sismico dell’ospedale. Il progetto definitivo è stato consegnato il 3 giugno, assicurando il raggiungimento dell’adeguamento sismico, che dunque era possibile, confermando che lo scrupoloso approccio della giunta ha evitato lo spreco di importanti risorse".
"Lo sperpero di denaro pubblico – commenta Micaela Vitri – è quello che si consuma con lo stralcio del progetto 2019 che avrebbe garantito al nosocomio la classe d’uso 4 con un coefficiente di 0,65, superiore allo 0,60 richiesto per le costruzioni con funzioni strategiche". "Mi stupisce – rincara Andrea Biancani - che si continui a dire che per avere un pronto soccorso è necessario un progetto di adeguamento sismico e che quello di miglioramento non è sufficiente. Ciò non è affatto vero, e a dirlo sono i tecnici Asur. Non capisco questa voglia di demolire ad ogni costo il lavoro fatto in precedenza, anche a costo di perdere tempo e denaro dei cittadini".
s.fr.