L’Auditorium Scavolini si veste di Rof e torna finalmente ad ospitare un’opera lirica. L’ultima volta fu per la replica finale (22 agosto del 2005), de Il barbiere di Siviglia nell’allestimento firmato da Luca Ronconi con la direzione di Daniele Gatti. Quel giorno segnò un vero trauma per il popolo del Rof che si ritrovò improvvisamente orfano di quell’hangar al quale si era talmente affezionato da viverlo non come un palasport ma come un un vero e proprio teatro. Sono passati ben 19 anni e tra promesse, rinvii, imprevisti e aumentati costi, il Rossini Opera Festival torna finalmente nel pieno possesso di una delle sue sedi naturali. Ieri la presentazione del "cantiere" ormai ultimato e collaudato per l’opera che aprirà la 45esima edizione in un clima di festa non solo per la fortunata coincidenza di Pesaro Capitale italiana della cultura ma anche per come sta andando la prevendita degli spettacoli. Sembra a gonfie vele.
Un programma in versione extra large già abbondantemente annunciato (30 spettacoli in 17 giorni), che regalerà non solo tante stelle del belcanto ma anche l’ingresso di un cospicuo numero di giovani cantanti (in totale una quarantina). E dunque ieri la presentazione con tanto di visita guidata nel cantiere dell’Auditorium diventato un esempio virtuoso di self made. Con graticci, tamponamenti, scene, arredi di camerini e laboratori tutti realizzati "made in Pesaro" grazie alle maestranze del festival che hanno realizzato al solito un vero e proprio miracolo riuscendo a ricavare spazi e disimpegni ai lati e alle spalle del palco. Un’affascinante e complessa macchina; un misto di artigianalità e tecnologia che regalerà anche questa volta un allestimento di grande livello. Curata anche la temuta acustica (grazie ad un vecchio studio dell’ingegnere del suono Marco Facondini e ripreso dai tecnici del Rof), che permetterà di annullare l’effetto riverbero delle tribune in cemento grazie a tamponamenti laterali e alla camera acustica in legno creata sotto la platea, nonché al graticcio al soffitto.
Ad illustrare magie e segreti della macchina tecnica del Rof il responsabile degli allestimenti tecnici, Lorenzo Martinelli. Nel corso dell’incontro inaugurale alla vigilia dell’inizio della manifestazione, il sovrintendente Ernesto Palacio ha sottolineando in particolare la rarità rappresentata dalla Messa di Ravenna, eseguita per la prima volta nella revisione sulle fonti della Fondazione Rossini curata e diretta da Ferdinando Sulla". Il direttore generale Cristian Della Chiara ha ricordato come il Festival prosegue nel suo percorso verso l’inclusività: con la politica dei prezzi molto favorevoli ai giovani. E poi il percorso per un Festival sostenibile Il Presidente del Festival Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro, ha chiuso l’incontro: "In un anno speciale come questo, nel quale la città, che è Capitale italiana della cultura, è al centro dell’attenzione a livello nazionale ed internazionale, anche il Rof ha voluto fare qualcosa di speciale. Il programma proposto è fittissimo e mira a coinvolgere non solo gli abituali frequentatori del Festival, ma anche i nuovi turisti richiamati dalle altre attrazioni di Pesaro 2024. La riapertura dell’Auditorium Scavolini suggella nel modo migliore il ritorno del Rof in centro e il rinnovamento del suo storico legame con la città".
Le date principali
Bianca e Falliero (ore 20, Auditorium Scavolini): 7, 11, 14, 19 agosto;
L’Equivoco Stravagante (ore 20, Teatro Rossini): 8, 12, 16, 21 agosto;
Ermione (ore 20, Vitrifrigo Arena): 9, 13, 17, 20 agosto.
Il Barbiere di Siviglia (ore 20, Vitrifrigo Arena): 8, 15, 18, 22 agosto.
Concerto finale, ‘Il viaggio a Reims’ (23 agosto, ore 20.30): Auditorium Scavolini.