ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Latte sotto inchiesta: chi sostituisce il presidente dimesso di Fattorie Marchigiane

Sospetta adulterazione, cambio al vertice per una “verifica ed eventuale bonifica degli impianti di produzione”. Indagini sulla società e dieci persone dopo l’esposto di ex dipendenti

Latte sott'inchiesta: nel tondo Gianluigi Draghi

Latte sott'inchiesta: nel tondo Gianluigi Draghi

Pesaro, 8 maggio 2024 – Latte adulterato, doppio stop. Lo stabilimento di Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro (Pesaro e Urbino), nelle Marche, sospende l’attività e il presidente Gianluigi Draghi si dimette. La decisione che riguarda l’azienda controllata da TreValli Cooperlat, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pesaro per frode in commercio e adulterazione del prodotto, si è concretizzata nel corso del consiglio di amministrazione di lunedì.

L’inchiesta, nata da un esposto per mobbing presentato da due ex dipendenti, vede indagate dieci persone e la società Fattorie Marchigiane. E le ultime decisioni aziendali alla luce di quest’indagine sono state specificate dalla stessa Tre Valli Cooperlat in una nota ufficiale nella quale descrive il futuro prossimo che attende l’azienda e che coinvolge settanta dipendenti.

"Gianluigi Draghi, presidente di Fattorie Marchigiane, al fine di consentire alla società di poter operare in assoluta e piena libertà nell’ambito dell’inchiesta in corso, ha deciso di rassegnare le dimissioni – recita la nota –. Inoltre, sempre nell’ambito della riorganizzazione della controllata Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Soc. Agricola, è stato nominato Giampaolo Lizzi, nuovo direttore di produzione, che sarà responsabile degli stabilimenti di Colli al Metauro e di Amandola con incarico specifico anche sulla sicurezza e sul controllo qualità.

Contemporaneamente, è stata stabilita la sospensione delle attività dello stabilimento di Colli al Metauro, per consentire le attività di verifica ed eventuale bonifica degli impianti di produzione e dell’intera struttura, affinché ogni funzione possa essere ripristinata al più presto al massimo delle sue capacità e potenzialità, garantendo la totale salubrità degli ambienti di produzione e dei prodotti finiti. TreValli Cooperlat vuole inoltre ribadire la totale genuinità di tutti i prodotti provenienti dagli stabilimenti di Jesi e Amandola, che non sono interessati dall’indagine, né da alcun provvedimento".

A due settimane esatte dalla prima perquisizione allo stabilimento di via Cerbara, condotta dal Nas di Ancona guidato dal comandante Alfredo Russo e dagli ispettori del ministero, l’azienda ha preso una decisione molto netta, dettata dalla cautela. Sono emersi infatti i primi risultati delle analisi chimiche effettuate dall’istituto zooprofilattico di Perugia: la carica microbica riscontrata nei campioni prelevati durante la prima perquisizione è risultata superiore alla norma e sono stati compiuti, venerdì scorso, un’ulteriore perquisizione e un sequestro di prodotti. I sigilli posti venerdì a circa dieci tonnellate di formaggi e mozzarelle si aggiungono ai sequestri fatti il 22 aprile su 90 tonnellate di latte e 110 di prodotti lattiero caseari, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, tra cui soda caustica e acqua ossigenata. Queste sono le sostanze che, secondo le ipotesi di indagine, sarebbe state utilizzate per coprire il cattivo stato di conservazione della materia prima.

A ciò si aggiunge che sabato scorso è stato anche disposto, da parte dell’azienda, un richiamo di tre lotti di prodotti di mozzarelle per pizzeria. La procedura di richiamo si era concretizzata con la pubblicazione dell’allerta sul sito del ministero della salute e riguarda tre lotti di produzione (L2411300 L2411400 L2411500) con scadenza il 22, il 23 e il 24 maggio. Non solo: lo stabilimento di Fattorie Marchigiane avrebbe dovuto presentare i prodotti allo stand Tre Valli della fiera Cibus di Parma che è iniziata ieri e termina venerdì prossimo. Anche in questo caso, tuttavia, l’azienda ha mostrato cautela. "Parteciperemo solo con i formaggi dello stabilimento di Amandola – dice la direttrice marketing di Tre Valli Milvia Panico – e ovviamente con i prodotti di Jesi, ossia latte e panne".