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L’attacco del lupo Il piccolo Jack sbranato, il veterinario l’ha salvato

Candelara, Jack Russel ferito gravemente dall’animale selvatico: polmone lesionato, costole rotte, ma dopo l’operazione se la caverà .

L’attacco del lupo Il piccolo Jack sbranato, il veterinario l’ha salvato

Giovedì sera, a Candelara, Jack, il fedele cagnolino di razza Jack Russell dell’imprenditore agricolo Marco Sanchioni, è stato aggredito presumibilmente da un lupo. La serata era iniziata come sempre nel podere di Marco Sanchioni. I suoi cani erano riuniti quando improvvisamente si sono sentiti dei guaiti disperati: poco dopo è tornato Jack, il piccolo Jack Russel. Era stato ferito gravemente al collo e al torace.

Come riferiscono gli stessi padroni, "grazie all’intervento di Alessandra Bezzicheri, veterinaria locale, Jack è riuscito a salvarsi, nonostante fosse in condizioni gravi e le probabilità di sopravvivenza fossero incerte. "Jack era in condizioni disperate – racconta Caterina Colombaroni, compagna di Sanchioni – è stato agguantato al collo e al torace, le costole si sono spezzate e un polmone è distrutto. Viene operato d’urgenza ma forse quello tra Jack e il suo padrone potrebbe essere un addio. Jack però supera l’operazione e quando si sveglia guarda il suo padrone e accenna una scodinzolata. La prognosi è riservatissima per 72 ore e Jack ce la fa".

Questa storia ha commosso la comunità di Candelara, e spinto i protagonisti a raccontarla.

Marco Sanchioni, il padrone di Jack, ha aggiunto: "Jack è un cane incredibilmente intelligente e coraggioso. La sua determinazione gli ha permesso di sfuggire all’attacco del suo aggressore. Per me sarebbe stato un dolore insopportabile perderlo. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine alla veterinaria Bezzicheri per averlo salvato". L’episodio ha anche sollevato una questione importante che riguarda Candelara: gli avvistamenti sempre più frequenti di lupi nelle campagne circostanti e gli attacchi a animali domestici e da cortile. Marco Sanchioni, appassionato dell’ambiente circostante, sottolinea la necessità di trovare soluzioni per una convivenza pacifica tra la fauna selvatica e gli agricoltori locali. "Chi vive in campagna sa che incontri con la fauna selvatica possono verificarsi. Gli animali selvatici cacciano per sopravvivere, e l’abbattimento non è la soluzione. Dobbiamo concentrarci su strategie di convivenza e sicurezza. Ad esempio, il rinforzo delle recinzioni potrebbe aiutare, ma sarebbe necessario un sostegno finanziario per gli agricoltori che contribuiscono a mantenere la bellezza naturale del territorio. Il nostro territorio è un gioiello che attrae turisti desiderosi di ammirare la fioritura dei girasoli e dei melograni ogni anno".

Gaia Rossi