ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Latitante pesarese arrestato a Puerto Escondido: così è finita la sua fuga

Mauro Ragnetti, 61 anni, allenatore di rubgy: era in Messico, ma doveva scontare 4 anni e 5 mesi per reati gravi, come rapina aggravata e sequestro di persona. Rintracciato dalla Mobile

Mauro Ragnetti, 61 anni, allenatore di rugby. Era in Messico, ma doveva scontare 4 anni e 5 mesi per reati gravi, come rapina aggravata e sequestro di persona: la sua fuga è finita

Mauro Ragnetti, 61 anni, allenatore di rugby. Era in Messico, ma doveva scontare 4 anni e 5 mesi per reati gravi, come rapina aggravata e sequestro di persona: la sua fuga è finita

Pesaro, 27 luglio 2024 – Lo hanno arrestato a Puerto Escondido, in Messico, dove certe vite svoltano e diventano film (celebre quello di Gabriele Salvatores del ’92) e dove le estati non finiscono mai.

Per Mauro Ragnetti, pesarese, ex allenatore di rugby, 61 anni compiuti nel febbraio scorso, lì in Messico però è finita la libertà. La Squadra Mobile di Pesaro, con l’aiuto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, lo ha rintracciato e fatto arrestare dagli agenti del posto nei giorni scorsi.

Ragnetti doveva scontare una pena di 4 anni e 4 mesi per una serie di reati commessi a Pesaro, che vanno dalle lesioni personali, la violazione di domicilio, sequestro di persona e rapina aggravata, alcuni dei quali risultano commessi anche a danno dei congiunti.

La Squadra Mobile era sulle sue tracce dal 2020 e gli agenti avevano avviato una specifica attività investigativa. Ma Ragnetti non pareva per nulla preoccupato di lasciarle, quelle tracce. Innumerevoli i post e i commenti sul suo profilo Fb, che i tanti amici di Pesaro vedevano. Uno degli ultimi pochi giorni fa, poi tolto, lo ritraeva mentre gustava un piatto di pesce su una terrazza messicana vista mare. E sul profilo c’era scritto dove stava: San Cristobal de-Las Casas, nel Chiapas, una delle sue ultime tappe, ma non aggiornata.

Ragnetti era in Messico da anni. Arrivato, forse, sulla scia di una storia d’amore. Ma anche per lasciarsi dietro la vita sbagliata che gli stava presentando il conto.

Nella sua Pesaro, negli anni ’90, aveva messo su un bar osteria a Roncosambaccio, "dal Ragno", inzialmente frequentato da tanti ma che poi ha chiuso. Poi ha fatto diversi altri mestieri. L’autista di scuolabus, poi l’allenatore di rugby, che avrebbe continuato a fare anche in Messico. Lo sport in genere, ma soprattutto il rugby, era una di quelle attività che di più hanno riempito la sua vita senza però raddrizzarla.

Eppure era talmente vicino, Ragnetti, alla palla ovale, che proprio sul rugby ha scritto un romanzo, che si intitola "Lo sciamano ovale" ("Hai passato la palla e rimbalza ovunque", si legge in copertina) che si compra on line (e i proventi del libro dovevano alimentare il “Progetto Rugby Ovunque”, per ragazzi e ragazze in età scolare). Quale lavoro o attività in Messico gli desse da vivere, non si sa. Dall’Italia forse qualcuno (amici o parenti) lo aiutava, con versamenti periodici in contanti, a sbarcare il lunario dall’altra parte dell’Oceano. Ora si sono attivate le procedure per la sua estradizione in Italia.

Altro latitante di Pesaro scovato in Finlandia

E a proposito di latitanti che si rifugiano all’estero: sempre la Squadra Mobile ha arrestato nei giorni scorsi un pesarese di 36 anni, Cristian Silenzi, ex barista e cameriere, identificato in Finlandia, dove si era anni fa trasferito per lavoro, ricercato in Italia perché destinatario di un ordine carcerazione per espiare una pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione per reati contro la persona. Anche in questo caso l’attività della Squadra Mobile ha portato all’emissione di un mandato d’arresto europeo eseguito nei giorni scorsi e che vedrà il rientro in Italia dell’arrestato a breve, nei primi giorni di agosto.