L’arte di legger le stelle del cielo con l’anima del musicista

Oggi conferenza sull’astrologia col prof Ludovico Bramanti nella sala convegni di Palazzo Ciacchi.

L’arte di legger le stelle del cielo con l’anima del musicista

L’arte di legger le stelle del cielo con l’anima del musicista

L’Umanità è da sempre affascinata dalla volta celeste. Certo, il cielo stellato è bellissimo, e anche noi contemporanei restiamo impressionati e un po’ sgomenti quando contempliamo la Via lattea nelle notti limpide e senza inquinamento luminoso. Ma almeno dalla fine del II millennio a.C. abbiamo notizie non solo che gli antichi provavano la nostra stessa fascinazione estetica, ma anche di continui tentativi di "leggere" astri e pianeti, come se il cielo stellato sopra di noi fosse un libro interpretabile.

L’Astrologia è stata appunto una antichissima tecnica di tipo esoterico e mistico, che attraverso l’identificazione degli astri con intelligenze forse divine, o angeliche, tentava di stabilire una corrispondenza diretta fra la posizione di sole e pianeti e la storia umana. Oggi alle ore 17,45 nella sala convegni di palazzo Ciacchi (via Cattaneo, 34) la Società pesarese di studi storici propone una conversazione di Ludovico Bramanti intitolata appunto “Breve storia dell’Astrologia“.

Oggi non oseremmo affermare che l’Astrologia sia una scienza: ma come mai, dai Caldei ai Re magi, da Dante a Isaac Newton (e anche oltre) grandi pensatori, filosofi, poeti, artisti, condottieri e re abbiano cercato nelle stelle almeno un presagio favorevole? Presagio, non destino, cosa che avrebbe annientato il libero arbitrio.

Tommaso d’Aquino scrive infatti che “Astra inclinant, non necessitant“ (le stelle influenzano, non costringono). Però che influissero sulla vita degli uomini lo pensava anche lui, e pure Dante: "Lo bel pianeta, che d’amar conforta…". Ludovico Bramanti, diploma di Pianoforte al Conservatorio di Ferrara, laurea in Lettere all’Università di Pisa, è titolare di una cattedra di Pianoforte al Conservatorio “Rossini“ di Pesaro, di cui è stato direttore dal 2014 al 2020.

Ha svolto attività concertistica, solistica e cameristica in Italia e all’estero; ha collaborato al Rossini Opera Festival, tra l’altro come coordinatore artistico; è stato consigliere di amministrazione dello stesso ROF e della Fondazione Rossini. Nel 2017 è stato nominato professore onorario del China Conservatory di Beijing. Di recente ha diretto il Conservatorio “Lèttimi“ di Rimini. Oltre a ciò, studia Astrologia da più di quarant’anni.